Meglio una verità che uccide che una bugia che illude.. Mi ricordo questa frase altisonante nella mia adolescenza. Nella testa risuonano ancora le parole di quei ragazzini, convinti che: “Si, preferirei sapere sempre la verità, anche se è dura, anche se fa male” Ma non è così! In Italia lo dimostriamo ogni giorno, preferiamo le belle facce alla verità. E’ così sul posto di lavoro, dove non esiste meritocrazia ma solo leccapiedi, è così in politica, dove chi sa mentire meglio ha più crediti ed è così anche nelle fiabe, dove ci raccontano che il principe azzurro ci salverà dal male del mondo. Viviamo in un mondo ovattato da menzogne fin da bambini. Quindi vogliamo andare veramente avanti così? Vogliamo negare l’evidenza e continuare a crogiolarci nella nostra beata ignoranza? Non raccontiamo a nostro figlio che la mamma di Peppa Pig viene sgozzata brutalmente negli allevamenti intensivi, che la mucca che fa “Muh” ha gli occhi pieni di terrore mentre le tolgono la vita e che il cavallo dei tre moschiettieri si fa ore di viaggio in condizioni disumane per essere macellato. E piantiamola con queste proteine animali che sono indispensabili.. Avete la minima idea di quante persone al mondo vivono senza mangiare carne? Come fanno? Moriranno a breve? Ovviamente no!
E la storia della catena alimentare? Quanto può davvero reggere? Gli allevamenti per soddisfare il nostro palato sono anni luce distanti da una normale catena alimentare. Oltre a provocare la morte di milioni di animali, contribuiscono ad aumentare l’inquinamento. E no.. Ve lo devo proprio dire, la mucca è un mammifero e come la donna, non produce il latte a prescindere e non pascola allegra e beata la nostra amica “Lola”
Allora se non vi interessa sapere la verità, quantomeno smettete di fare sempre le stesse domande senza voler ascoltare le risposte.
Sandy