Una buona notizia per quanto riguarda la cannabis terapeutica! Nel gennaio scorso proposi con un disegno di legge e con questa petizione nel febbraio successivo, che fosse lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, di diretta dipendenza dal Ministero della Difesa, a produrre i farmaci cannabinoidi. L’utilizzo di questi farmaci è consentito nel nostro paese dal lontano 2007, eppure, nel corso del 2013 appena qualche decina di pazienti ha potuto farvi ricorso. Ciò a causa di una procedura lenta e farraginosa che prevede il seguente percorso: medico curante, farmacia ospedaliera, Ministero della Salute, ancora farmacia ospedaliera, quindi importazione e infine paziente. L’acquisto all’estero di questi farmaci comporta tempi infinitamente lunghi per la loro disponibilità e costi abnormi per singolo prodotto. E questo ha fatto sì che a tutt’oggi non una sola azienda farmaceutica italiana abbia chiesto la licenza per questa produzione. Da qui la mia proposta di affidare allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, che già produce presidi sanitari e medicinali, l’incarico di provvedere al fabbisogno nazionale, nelle condizioni di massima sicurezza. É stata dura ma ce l’abbiamo fatta. Il Ministro della Difesa ha dato il suo immediato consenso ed è di queste ore il tanto atteso parere favorevole da parte del Ministero della Salute. La vicenda è sommamente istruttiva: ci sono voluti ben sette anni perché un farmaco, capace di ridurre il dolore dei pazienti e di intervenire sui sintomi di numerose patologie, venisse sottratto all’interdizione ideologica e morale di un tabù oscurantista, privo di qualunque fondamento scientifico e di qualunque argomentazione razionale.