L’arte fa da sempre parte di lei, così come il gusto del bello e il desiderio di mettersi costantemente in gioco. Ecco che allora Maria Giglia, oltre alla professione d’attrice con i tanti impegni al cinema e a teatro, si è aperta da poco una nuova strada, quella da cantante.
“La passione per la musica è sempre stata viva in me – racconta – Ricordo che da giovanissima, imparai da autodidatta a suonare la chitarra, ascoltando le canzoni di Pino Daniele, che amo follemente insieme a Fabrizio De André”.
D’altronde, canto e recitazione sono due arti che si sposano meravigliosamente, e lei ne sa qualcosa. Basti pensare ai musical, “di cui sono stata protagonista più volte a Milano, con la compagnia di teatro-danza “Core’s Band Dance Company”, fondata dalla coreografa Chiara Pedretti. Ma, come detto, il mondo della musica è entrato nella sua carriera artistica e qualche mese fa Maria Giglia ha esordito con un inedito, scritto dal musicista Salvo Nigro, anche lui di Patti.
La canzone, dal titolo “Corazón que no ves”, è composta da ritmi tipicamente cubani, che ricorda, per questo, la bellissima “Isla Bonita” di Madonna, e il testo, infatti, non poteva che essere in lingua spagnola. Il brano ha già esordito con successo al prestigioso festival internazionale “Voci del sud”, “dove sono stata notata dal manager Ivano Trau che mi ha convocata per altri concorsi musicali in giro per l’Italia”, mentre a breve è attesa da un altro importante evento, “Il festival dell’inedito”, che si terrà nel mese di febbraio a Roma.
“Spero che questo pezzo possa rappresentare un trampolino di lancio nel mondo della musica, anche se in Italia non è facile portare avanti due carriere contemporaneamente” – aggiunge Maria Giglia. Il lato artistico naturalmente non si esaurisce qui.
Spazio anche alla moda e alla fotografia: “Ho realizzato, insieme alla mia collega attrice Elena Maccagnano, un calendario glamour per il 2025, firmato dalla Kimeric, casa editrice internazionale di Patti dove, oltre a omaggiare la bellezza, con scatti eleganti e sensuali allo stesso tempo, abbiamo voluto sposare una nobile causa, ovvero dare parte del ricavato all’associazione Aldebaran, anch’essa di Patti, che si occupa di tutelare le donne vittime di violenza, abusi, stalking e vessazione”.
