Rapidi, furtivi
sono trascorsi gli anni
oggi mi portano
in questo mattino
dai contorni distratti
a prender coscienza.
Foco arde, rallegra
rimette dolori
ammanta sentori.
Ripercorro tratti
affondo mani
volto e grembo
nel tuo mamma
a te che involata nei cieli
sovrana risplendi
di luce rinnovata.
Li sento
i tuoi passi farsi miei
quando nessuna mano
sembra bussi alla porta
quando dolore secco
sferza feroce
quando allegria misurata
rallegra mura.
La sento
la tua carezza
farsi brezza
quiete della notte
manto che veste.
E sono io
per incanto
ancora piccina
mano nella tua mano
che percorre la vita
fra i capelli
odore del mare
fra le dita
speranze infinite.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste