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L’ULTIMO ORIZZONTE di Coleen McCullough

Ciao redazione di “New Entry”, qualche tempo fa uno di voi, dopo aver saputo che adoro leggere mi ha chiesto se volevo mandare ogni tanto dei riassunti dei libri che leggevo in modo da farli conoscere alla gente ed ora eccomi qua.

Come vi sentireste, come affrontereste la situazione, se improvvisamente, per una sola lettera, la vostra vita fosse sconvolta all’età di 16 anni a causa di due uomini?
Per l’avidità di uno e il senso di rivalsa, misto ad un orgoglio smisurato dell’altro, Elizabeth Drummond verrà venduta in sposa dal padre al cugino sconosciuto, che ha quasi il doppio della sua età.
Nata in un piccolo villaggio scozzese, viene strappata dalla “vita tranquilla e devota vissuta tra la casa paterna e la chiesa presbiteriana” per andare incontro al suo destino in una terra del tutto estranea a sposare un uomo mai incontrato prima e di cui non conosceva l’esistenza: Alexander Kinross. Scappato all’età di quindici anni, visitò dalla California all’Australia, sempre accompagnato dalla Fortuna e dalle smisurate ambizioni, divenuto uomo dalle immense fortune.
Una cosa però gli manca, una moglie che possa arrivare ad amare, a tal punto di abbandonare l’amata amante, e dei figli che possano ereditare e proseguire il suo impero. Il Nuovo Galles del Sud o meglio Australia richiama la nostra fanciulla e a lei rimane solo la speranza di trovare la felicità. Ma l’incontro tra i due alla banchina del porto di Sydney spezza via le loro speranze.

Il matrimonio, celebrato il giorno dopo, risulterà una gabbia, un esilio per Elizabeth, legata ad un uomo che non può amare, e un immenso rimpianto per Alexander che non riuscirà a penetrare la barriera di freddezza e il distacco dalla moglie giungendo al suo vero io. Tuttavia Alexander ha da chi andare. Si rifugia tra le braccia dell’unica donna che lo ama senza riserve e a cui in parte può contraccambiare, Ruby Constevan dal magico fascino e dà l’affetto riservato al figlio che mai avrà a Lee. Lee, il figlio mezzosangue dell’amante e dell’amico cinese, che rinchiude in sé il meglio delle due culture, dall’intelligenza straordinaria e dotato di una bellezza senza tempo, senza imperfezioni, che adotterà Alexander come padre.

Elizabeth vive in solitudine il suo dolore, intrappolata sempre più la sua anima, già spezzata dal padre e dal prete presbiteriano del suo villaggio natio. Nemmeno le figlie nate dal suo matrimonio porteranno calore e unificazione, ne tanto meno amore, all’interno della famiglia. Odiata alcune volte, beffeggiata altre, ma sempre compatita da tutti, si richiude a riccio e i suoi sentimenti mai affiorano a scalfire l’eterna bellezza della sua figura esterna. Ma la felicità prima o poi tocca tutti e dopo 24 anni di matrimonio ognuno troverà le sue risposte, la sua strada, la loro vita. Un romanzo travolgente, straordinario, dove amori e passioni, sofferenze e dolori, incontri e separazioni, ti travolgeranno in un turbine di emozioni. Tutto questo sullo sfondo australiano dell’800/900.
Un epoca avventurosa e affascinante in cui le scoperte scientifiche, le nuove opinioni di un mondo in via di cambiamento e l’illimitata sete di conoscenza sconvolgeranno il mondo intero e la vita dei nostri personaggi.

Colleen McCullough ci regala così un nuovo, affascinante e indimenticabile romanzo.
L’autrice nata a Wellington, in Australia, è divenuta celebre con “Uccelli di rovo” , Neurofisiologa presso il Royal North Shore Hospital di Sydney, docente e ricercatrice alla Yale Medical School, ha scritto inoltre “Tim”, “Le signore di Missolungi” e “La passione del dr. Christian”, seguito dalla Saga di Roma antica, scritta in sei volumi.
Colleen McCullough, “L’ultimo orizzonte”, finito di stampare nel mese di settembre 2004, composto da 543 pagine. Un consiglio, non fatevi impressionare dal numero di pagine. Sento spesso molti miei coetanei (sono dell’88) che quando scelgono un libro guardano più al numero di pagine che alla storia in sè. Io dal canto mio l’ho letto in quattro giorni e sinceramente adesso mi dispiace moltissimo di averlo finito. In certi punti l’emozione era così forte da essermi ritrovata sull’orlo delle lacrime (e non sono una che piange per stupidate).

È un libro che coinvolge, che prende il lettore (ricordatevi sempre che dovete entrare nel libro, per poterlo capire). Se mi è permesso vorrei dare un consiglio generale. Leggete sempre, non perché siete obbligati, ma per passione. Per scoprire nuovi mondi o nuove realtà. Vecchie epoche ormai scomparse e interpretazioni anche fantastiche del futuro, mondi misteriosi, gente d’ogni genere, avventure meravigliose. È un piacere per i sensi e spesso un mondo in cui rifugiarsi.
Va beh, non voglio annoiarvi troppo, quindi vi saluto tutti con immenso affetto.
Francesca

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