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L’OSTEOPATIA PER PRENDERSI CURA DEL DIAFRAMMA

Il fondatore dell’osteopatia, il medico statunitense A.T. Still, nel 1800 utilizzò queste parole per descrivere l’importanza del diaframma:

“Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Nelle mani ho potere di vita e di morte, imparate a conoscermi e state sereni”.

Il diaframma (chiamato anche muscolo della serenità) è una cupola che separa la cavità toracica, dove si trovano polmoni e cuore, dalla cavità addominale, sede degli organi dell’apparato digerente.
Tutti conoscono l’importanza del diaframma come muscolo della respirazione, ma oltre a questa nobile funzione, ricordo che, con il suo movimento costante, esso influenza tutte le funzioni viscerali. Ecco svelato perché il diaframma può essere responsabile di problematiche digestive o stitichezza.
Osservando la pancia di un neonato possiamo notare che durante la fase inspiratoria questa si gonfia come un palloncino che si riempie d’aria, per poi sgonfiarsi durante l’espirazione. Questo accade perché il diaframma è libero di muoversi. Nell’adulto invece, spesso a causa dei ritmi di vita frenetici, il respiro diventa più corto e superficiale e il diaframma perde via via la sua libertà di movimento.
Quando il diaframma non è più libero nel suo movimento fisiologico, succede che i muscoli accessori della respirazione, situati nella zona cervicale, subiscono un sovraccarico funzionale e si irrigidiscono, causando dolori al collo e riduzione della mobilità cervicale.
Problematiche digestive, ansia, cervicalgia, mal di schiena e stitichezza sono solo alcuni dei problemi che può darci una cattiva respirazione. Trattare il diaframma attraverso delle manipolazioni osteopatiche e imparare ad utilizzarlo correttamente attraverso dei semplici esercizi ti porterà benefici articolatori, circolatori, organici ed altro. Controllare il proprio respiro significa anche controllare le proprie emozioni.


Dott.ssa Elisa Cerutti

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