Secondo articolo sullo sport e benessere psicofisico a cura di Roberta Cappelluti, laureata in Psicologia dinamico-clinica dell’infanzia, dell’adolescenza e della famiglia, lavora presso il Ministero della Salute e scuole calcio di Elite della Regione Lazio.
Lo sport ha un valore imprescindibile in qualsiasi contesto ed in qualsiasi momento dell’anno, anche d’estate! Ora che le vacanze sono alle porte non bisogna dimenticare che l’attività fisica può essere un ottimo alleato per apprezzare ancora di più un bel bagno in piscina, una cena deliziosa o una lunga giornata di relax.
Inoltre praticare sport aiuta anche a conoscere nuove persone; gli esempi più noti di sport collettivi includono il calcio, la pallacanestro, la pallavolo, il paddle… praticati magari proprio sulla spiaggia o all’aria aperta. Anche al di fuori della palestra o del campo da gioco gli sport di squadra, infatti, sono perfetti e costituiscono un modo divertente e salutare per socializzare e conoscersi.
Ottimo per adulti ma anche per ragazzi e bambini che grazie allo sport creano nuovi legami di amicizia e imparano a stare in gruppo allontanandosi anche dai banchi di scuola, dove la sedentarietà assume un ruolo da protagonista.
Inoltre gli sport di squadra insegnano valori fondamentali per vivere bene insieme.
Si stringono amicizie importanti e si impara a condividere ogni tipo di emozione.
Dalla gioia per una vittoria fino alla delusione per una clamorosa sconfitta.
Ma, nonostante il risultato, a vincere sono sempre altruismo, comprensione, una sana competizione e, soprattutto, tanto divertimento.
In più, attraverso lo sport, si viene a conoscere il significato di lealtà e si impara a rispettare l’altro. Non solo quindi luogo di interazione e di nuove amicizie… anche se l’elemento relazionale è fondamentale.
E poi se oltre al divertimento c’è comunque l’obiettivo di voler vincere, di fare bella figura di fronte le nostre nuove conoscenze, è importante instaurare un vero e proprio feeling sportivo perché se non c’è intesa, coesione, condivisione, negli sport di squadra non si va da nessuna parte. La forza del gruppo o della squadra potenzialmente è di gran lunga superiore alla somma delle forze individuali.
L’incontro e la combinazione, con coordinata coesione, aumentano esponenzialmente le chance di prestazioni positive.
Si acquisiscono delle capacità che possono successivamente essere anche riutilizzate una volta tornati a lavoro o, per i più piccoli, una volta tornati a scuola perché i grandi risultati sono sempre il frutto di un lavoro collettivo, di squadra… sia in ambito professionale, aziendale, scolastico, sportivo. In questo modo nascono nuove amicizie, si impara a misurarsi e socializzare in modo costruttivo con “l’altro”.
Lo sport di squadra è un vero e proprio luogo di interazione sana e concreta, lontana dal mondo virtuale e fittizio in cui si è sempre più coinvolti, soprattutto i più giovani. Attraverso la cultura dell’apprezzamento è possibile creare sentimenti positivi e maggiore consapevolezza sull’importanza del giocare, del mettersi in gioco per l’intero team.
Si ha la possibilità di entrare in contatto con coetanei, e non solo, che provengono da luoghi e da contesti sociali diversi in questo modo, ci si arricchisce di quella meravigliosa risorsa chiamata diversità. E le amicizie nate su un campo da gioco, spesso, sono “per sempre”.
Roberta Cappelluti
Psicologa dello Sport