La vita è breve… Perdona in fretta,
bacia lentamente, ama davvero,
ridi sempre di gusto…
e non perderti mai di qualsiasi cosa
ti abbia fatto sorridere, oppure piangere.
Sergio Bambarèn
Caro Daniel, la pace che porto nel cuore oggi è completamente diversa da quella cui aspiravo da giovane. Allora pensavo che essere in pace significasse fare tutto ciò che volevo, starmene tranquillo ed evitare di affrontare le mie contraddizioni o le situazioni spiacevoli. Adesso, adesso se mi guardo indietro, posso dire che la pace che porto nel cuore è il risultato delle lezioni che mi ha imparato la vita. Per me pace significa accettare le cose belle e brutte che l’esistenza mi pone davanti. Pace vuole dire affrontare le sfide, nella buona e nella cattiva sorte, avendo sempre fiducia che prima o poi la tempesta passerà e tornerà a splendere il sole. Pace significa essere in armonia con il tuo io interiore, Daniel, accettare chi sei e capire che come essere umano sei destinato a sbagliare. Pace è sinomino di umiltà, vuole dire assumersi delle responsabilità e fare la propria parte, conservando la serenità anche nei momenti più difficili. Vivere in pace, figlio mio, è rispettare le opinioni altrui e dare molto, molto più di quanto si prende. E’ la volontà di condividere ciò che si possiede, la capacità di accettare le cose che non si possono cambiare, il coraggio di cambiare quelle che si possono cambiare e la saggezza di riconoscere la differenza, ammettendo che a volte si ha torto. E’ capire che un giorno raccoglieremo ciò che abbiamo seminato nel corso del viaggio. Dunque, piccolo mio, libera il tuo cuore dall’invidia e dall’odio e non preoccuparti mai di che cosa potrà portare il futuro: fai della semplicità e della fiducia nel destino le tue regole di vita, dona a pieni mani aspettandoti poco o niente in cambio. Viaggia, osserva il mondo con i tuoi occhi e stupisci di ciò che vedi. Questo è il mio consiglio: non abituarti mai a sentirti vivo. Un’ultima cosa: non perdere mai la fede nè la forza per migliorare la tua vita spirituale. Ti voglio bene!.
Tuo padre.
Miei cari lettori di New Entry, mi scuso se non ho potuto inviarvi in tempo gli auguri per la vostra festività. Il mio è quello di una nonna.
Per via degli anni è l’infinito. Vi ho trascritto questa stupenda lettera tratta dal libro di Sergio barbarèn “Lettera a mio figlio sulla felicità. Il contenuto della lettera ha un’enorme significato. L’amore di un genitore, i suoi profondi consigli e la Fede. Quando si è figli non sempre si accettano i consigli, ma quando il tempo passa, si comprendono tante cose, che ci fanno riflettere e poter dire: “Grazie papà per i tuoi insegnamenti. Ti porterò sempre nel mio cuore. Auguroni a tutti i papà, al direttore di New Entry e redazione. Buona Pasqua a tutti
Nonna grazia