Non c’è fine al peggio, abbiamo perso la bussola della nostra vita, siamo destinati all’estinzione.
Scusate questo sfogo ma dopo aver letto la notizia di un uomo che si è fatto un selfie con alle spalle un incidente mortale mi è venuto il sangue alla testa.
Senza parole, solo tanto sdegno…
Una società ormai alla deriva dove contano più i like che il rispetto.
Siamo diventati la peggiore cosa, senza dignità, senza pudore, protagonisti del nulla, pronti a venderci per una foto o un video che ci veda protagonisti. Questa ormai è una deriva degenerativa che ha messo da parte la nostra dignità pur di prendere un clic in più sul nostro social. Ci hanno incastrato perche noi stiamo proprio facendo quello che i grandi capi della Terra, ormai conoscono ogni nostra preferenza, ogni nostro lieve movimento. Da quando sono usciti gli smartphone e sopratturro la nascita dei social hanno reso le persone dei veri e propri contenitori vuoti, sempre con la testa dentro il cellulare senza accorgersi che ci hanno portato via la libertà, schiavi di un aggeggio che ha dilaniato la nostra anima.
Perché ? Perché il genere umano è caduto così in basso? Dov’è finita l’empatia? La buona creanza? C’è in atto da tempo l’azzeramento totale della dignità in funzione di qualche like. Tra quelli che perdono la vita per un selfie cadendo da strapiombi a quelli che rischiano la vita facendo scommesse assurde e pubblicando tutto sui social. Per non parlare dei selfie davanti al relitto del Concordia o di fronte alle rovine di Amatrice e addirittura con Diego Armando Maradona nella bara ancora aperta dove si vede un bellissimo pollice alzato. Sono sconcertato e tra intelligenza artificiale e altro, sembra che il peggio debba ancora venire.
Gianluca Boffetti
