Nell’antica Roma si credeva che durante le eclissi di luna ci fosse un mostro a divorare la luna per attirarla verso la Terra. Per questo si organizzavano riti per scacciare il demone; riti che continuavano anche dopo il ritorno della luce, perché si aveva paura degli effetti nefasti del passaggio del mostro. Anche gli Assiri- Babilonesi durante le eclissi di luna suonavano il “timpano sacro” e cantavano. In Cina credevano che a divorare la terra fosse un drago, perciò organizzavano cerimonie in cui si faceva moltissimo rumore per scacciarlo e liberare la luna. Nonostante queste leggende curiose, le cause dell’eclissi lunari furono studiate già secoli fa e si sapeva che erano fenomeni naturali, non magici. Tuttavia furono sempre associate a presagio di morte, di disgrazie. Solo pochi popoli davano un’interpretazione romantica: un incontro d’amore tra il sole e la luna. L’ultima spettacolare eclissi di luna, la più lunga del secolo, che abbiamo potuto ammirare si è verificata il 27 luglio scorso. Iniziata in Italia verso le 21, si è protratta per circa 4 ore, con una fase di luna rossa. È stata la più lunga perché la luna era alla massima distanza dalla terra, per cui i corpi celesti si sono mossi lentamente e più lungo è stato il tempo di transito del cono d’ombra proiettato dalla terra. Inoltre l’allineamento tra Sole Terra e Luna era perfetto e la Luna è passata esattamente al centro del cono d’ombra creato dalla terra. Spiegazioni tecniche a parte, stare col naso all’insù in una calda sera d’estate, col cielo stellato e assistere alle varie fasi dell’eclissi è stato affascinante. Poter ammirare questo fenomeno lunare è stato un privilegio, un regalo della natura irripetibile.
Ornella Olfi