Arrivando l’autunno i colori della natura passano dal verde acceso al rosso, al giallo infuocato, al marrone… Un’antica leggenda racconta che un grande bosco era popolato da fiori, alberi, animali e folletti che giocavano insieme, felici di godere del caldo estivo all’ombra del bosco. Col passare dei giorni il caldo diventava più sopportabile, le ombre si allungavano e il buio arrivava sempre prima. Tutti gli animali del bosco sapevano che era giunto il periodo di fare provviste per l’inverno, gli uccelli organizzavano il lungo volo verso le terre calde del sud, i folletti raccoglievano legna e riempivano le loro dispense. Il folletto Timoty, particolarmente triste, per scacciare la malinconia dell’estate che stava rapidamente finendo, organizzò una grande festa. Avvisò in fretta i suoi amici folletti e tutti insieme di notte, per paura che gli alberi si arrabbiassero, si misero a colorarne le foglie con colori vivaci come il rosso, il giallo, l’arancio. Al mattino, quando il sole illuminò il bosco, lo spettacolo era meraviglioso e tutti festeggiarono fino a sera, quando i folletti dissero agli alberi che, se volevano tornare come prima, avrebbero ridipinto di verde tutte le loro foglie. Il grande castagno, re del bosco, disse invece che erano bellissime così dipinte. Da allora, ogni anno, prima che l’inverno rubi le foglie agli alberi, i folletti le colorano di queste tonalità meravigliose, per vestire a festa il bosco. Come ogni leggenda, anche questa ha le sue metafore: con un po’ di fantasia, un po’ di audacia, e soprattutto buoni amici, anche i momenti tristi si possono trasformare in occasioni piacevoli o perlomeno meglio sopportabili…e se non possiamo cambiare il naturale susseguirsi degli eventi o i comportamenti altrui, dobbiamo provare a inventarci qualcosa, per affrontare nel miglior modo possibile anche le situazioni negative.
Ornella Olfi