Ogni persona cara della mia famiglia che mi ha lasciato è stato per me un dolore diverso e unico, perchè unico era il rapporto affettivo che c’era con ognuna di loro, unici i ricordi più intimi vissuti insieme, unici seppur simili i princìpi morali che ho imparato vivendo vicino a loro.
Quando avevo quasi tredici anni, dopo lunga malattia e a soli 52 anni, morì mio papà. Era un uomo di poche smancerie, molto severo, ma con me , ultima delle sue tre figlie, c’è stata qualche tenerezza in più, e sono proprio questi piccoli ma significativi momenti che rendono più struggente il suo ricordo e sempre forte il mio legame con lui. Il mio futuro è stato sconvolto proprio da quel giorno: io che desideravo così tanto proseguire gli studi, ho dovuto rinunciarvi molto amaramente per aiutare la famiglia. Nell’anno della grande nevicata morì mia nonna: con lei ho convissuto fino a quando mi sono sposata, dormivo nel letto con lei, perciò eravamo molto unite e perciò grand eil dolore. Nel 1999 morì tragicamente mia sorella: con lei, più grande di me di parecchi anni, avevo un rapporto anche di profonda amicizia, era per me un modello da cui imparare e quasi una seconda mamma per i miei figli. Con lei se n’è andato un capitolo importantissimo della mia vita e un pezzo di cuore, un dolore che non si è ancora trasformato in accettazione. Nel 2012 morì mia mamma: pur se anziana e malata, mi sono resa conto che non ero e non sarei mai stata pronta al distacco. È difficile tradurre in parole il senso di vuoto che ha lasciato dentro di me, razionalmente sapevo e so che è il normale corso della vita, ma l’affetto per la mamma è un sentimento al di sopra di tutti, un rapporto che diventa sempre più profondo nel corso degli anni.. e non è retorica.
Soprattutto dopo la morte di mia sorella ho letto tanti libri che parlano dell’aldilà e credo proprio che ci sia un’altra vita oltre la morte; sarà solo un appiglio per rendere meno lacerante il dolore o una realtà? Inspiegabile scientificamente ma provata da moltissime testimonianze, anche di persone atee o comunque molto scettiche, che si sono ricredute , è per me un modo per immaginare i miei cari sereni, in una dimensione dove le tribolazioni che hanno vissuto sulla terra abbiano lasciato il posto alla meritata tranquillità!
Ornella Olfi