Un vecchio detto che può essere interpretato sia in modo positivo che negativo. Può essere quasi una minaccia, o perlomeno un monito a chi si comporta male nei nostri confronti, così come “Òcio che la röda la gira”- Occhio che la ruota gira; oppure “Chi la fa l’aspetti”.
Si dice infatti che prima o poi i conti debbano tornare, che le azioni cattive, maleducate, arroganti, ecc…si ritorcano contro chi le fa. Arroganza, invidia e ogni comportamento che possa far del male agli altri, può appagare e pagare al momento, ma in qualche modo a ognuno capita di ricevere altrettanti atti ingiusti simili.
Correttezza, gentilezza, onestà, rispetto, dovrebbero essere i pilastri della nostra vita; certamente viviamo in una società in cui contano più l’apparenza e il successo facile, ma tutte le conquiste facili, altrettanto facilmente possono deludere, o peggio far soffrire. D’altronde faticare per ottenere qualcosa lo fa apprezzare molto di più, inoltre affrontare con serietà ogni difficoltà che inesorabilmente ci si presenta negli anni, almeno per me, significa camminare a testa alta, senza vergognarmi neppure se mi accorgo di aver sbagliato.
L’importante è avere la coscienza tranquilla. Per chi invece ha qualche senso di colpa, rimorso o peggio rimane indifferente- òcio che l’è gnamó sera – e gli sbagli compiuti deliberatamente vengono a galla, prima o poi, e si pagano a caro prezzo. Molti gli esempi di questo ultimo periodo, in cui apparentemente chi di dovere diceva e dice tuttora di pensare alla nostra salute: troppi invece agiscono per interessi personali, di partito, per smania di potere, di fama…Gravissimo, perché si tratta della salute e dell’economia di tutti noi. Sembra vendicativo, ma davvero io spero che chi ha deliberatamente sbagliato prima o poi innanzitutto prenda coscienza e poi paghi.
Ornella Olfi