Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

L’ANSIA

Cosa è l’ansia?
Una definizione generale di ansia la descrive come una reazione anticipatoria caratterizzata da preoccupazione, apprensione, paura, manifestazioni fisiologiche e tensione di fronte ad un evento negativo futuro che potrebbe accadere o che non è realmente presente (lo è però nella mente della persona). Essa è il risultato di una previsione futura che si conclude con una aspettativa spiacevole, la quale a sua volta innesca altre previsioni altrettanto spiacevoli.

Quando si presenta?
Generalmente si presenta quando si è proiettati nel futuro in cui si vive o una situazione di forte aspettativa piacevole e quindi l’ansia è diciamo positiva, oppure più sovente si vive un senso di apprensione e angoscia che crea disagio fisico e turbamento a causa di una aspettativa spiacevole. Essa può presentarsi in prossimità di un evento oppure apparentemente senza che vi sia un problema imminente. Può avere durata e intensità variabile.

Da dove arriva?
Arriva dalla nostra mente che lavora in questo modo: essa per natura cerca di prevedere il futuro sulla base di un confronto tra ciò che sta accadendo nel presente e ciò che sta in memoria. Se vi sono memorie dolorose di eventi traumatici, o semplicemente spiacevoli, la mente si prepara per il futuro sulla base di ciò che abbiamo già esperito in passato. La previsione del futuro è un processo mentale che ha lo scopo di salvaguardare l’organismo. A volte però produce stress inutile. Se la previsione è spiacevole la mente inizia già a soffrire per qualcosa che non è ancora successo (e che forse non succederà mai).

L’ansia è cresciuta nella popolazione negli ultimi 3 anni, cosa ci puoi dire in merito?
Gli eventi accaduti negli ultimi anni, sono stati per molti di noi a dir poco destabilizzanti e diverse persone hanno sviluppato varie forme di ansia.
Nell’era COVID tanta gente ha vissuto situazioni più che spiacevoli, eventi traumatici come la morte improvvisa di un familiare oppure la perdita del lavoro senza la possibilità di sapere se e quando si sarebbe ripristinato con lo spauracchio della precarietà economica all’orizzonte. C’è da dire inoltre che televisione, radio e giornali hanno contribuito parecchio ad alimentare angoscia e aspettative catastrofiche, con un misto di informazioni discordanti e fuorvianti che hanno agito pesantemente sulla mente della popolazione. Equilibri familiari saltati, amicizie interrotte, solitudine protratta e altro ancora… Chi tuttora sta pagando di più questo scotto sono le persone più giovani perché la loro mente è immatura, poco resiliente e più malleabile. Niente però è perduto e tutto si può migliorare.

Che consigli puoi dare ai nostri lettori che soffrono di ansia o che saltuariamente la vivono?
Ecco una serie di consigli che possono essere utili per tutti nel quotidiano ma in particolare per chi sperimenta spesso ansia:
• Se un pensiero negativo sul futuro si insinua nella tua mente è importante cercare di allontanarlo, cambiando attività, facendo cose che richiedono concentrazione e ripetendo a sé stessi che ciò che pensiamo possa accadere è solo nella nostra testa e che preoccuparsene prima non aiuta affatto, ma serve solo a togliere energie.
• Poniti dei micro obiettivi a breve e brevissimo termine. Porsi piccoli obiettivi a breve scadenza aiuta a concentrarsi su scopi raggiungibili, è più facile e veloce ottenere risultati e questo dà sicurezza, incentiva ad andare avanti con fiducia e non paura del futuro.
• Organizza per iscritto i tuoi impegni quotidiani.
Metti ordine e pianifica il tuo lavoro, la tua giornata, i tuoi obiettivi. Fai uno schema su carta e rileggilo più volte. Segna cosa è prioritario e cosa no.
Fai un piano di programmazione trasparente e semplice, utile per creare chiare prospettive.
Se hai un buon focus su ciò che vuoi fare l’ansia non ti assale, perché crei una aspettativa piacevole.
• Impara ad ascoltare l’ansia che si manifesta.
Quando sopraggiunge quell’irrequietezza interiore, senso di vuoto, a volte tachicardia, poniti come uno spettatore esterno e percepisci i segnali che manda il tuo corpo, prendine coscienza, senti le sensazioni che si manifestano. Scoprirai che sono solo reazioni fisiologiche a pensieri ed emozioni, che esse non fanno male ma vanno accolte senza paura. Accuserai molto meno disagio.
• Prendi gli imprevisti come un’opportunità di crescita. Spesso sono gli imprevisti che causano ansia. Gestiti correttamente ci aiutano molto a focalizzarci sul qui ed ora, a divenire elastici e resilienti. Quando accade un imprevisto cerca attivamente una soluzione, scegli la più adatta e agisci. Congratulati con te stesso non tanto per il risultato ottenuto ma per lo sforzo fatto. Sentirai una sorta di leggerezza e senso di pace. Sentirai più sicurezza dentro di te che ti aiuterà nell’affrontare altri imprevisti futuri
• Pratica quotidianamente la gratitudine.
Ogni mattina o sera ringrazia la vita per ciò che hai ricevuto quel giorno e che per ciò che hai già. Questo piccolo ma significativo rituale ti abitua a coltivare più fiducia nel futuro e a vivere senza troppe aspettative.
• Lavora sulla tua autostima e sicurezza interiore.
Chi ha buona autostima e fiducia in sé difficilmente sviluppa ansia perché sa che indipendentemente da come andranno le cose ce la farà sempre. Guardati indietro nel tempo e metti per iscritto le difficoltà superate negli anni e i traguardi raggiunti e ti renderai conto di quanto sei forte.
• Datti la possibilità di perdere il controllo.
A volte l’ansia si sviluppa perché si ha subito in passato un evento traumatico. La reazione involontaria è quella di voler supervisionare e gestire ogni situazione per la paura inconscia che qualcosa di brutto possa sempre accadere. Allenati a lasciare che alcune cose vadano per conto loro cercando di non controllarle, parti dalle più semplici, e goditi questi piccoli salti nel vuoto. L’ansia col tempo diminuirà.
• Riponi fiducia nella Vita.

Affidati alla Vita tenendo a mente che ogni difficoltà che il Destino ci presenta la possiamo sopportare e superare, e questo perché la Vita stessa ci ha dato gli strumenti per farlo. Buon lavoro!
Dott.ssa Francesca Bonfiglio

Condividi