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LA VITA

Sono pochi quelli che sono veramente vivi e vivono pienamente, nel vero senso della parola. Finché lasciate la vostra vita nelle mani di altri, non vivrete mai.
Dovete assumervi la responsabilità di scegliere e di definire la vostra vita.
Credo veramente che moltissimi abbiano paura della vita. Abbiamo paura d’essere ciò che siamo! Abbiamo sentimenti meravigliosi e folli e non li ascoltiamo. E’ una vergogna, perché se non viviamo pienamente, impediamo ad altri di vivere pienamente! Abbiamo paura di vivere la vita, e perciò non facciamo esperienze, non vediamo. Non sentiamo. Non rischiamo! Non prendiamo a cuore nulla! Non viviamo… perché la vita significa essere coinvolti attivamente. Vivere significa sporcarvi le mani.
Vivere significa buttarvi con coraggio. Vivere significa cadere e sbattere il muso. Vivere significa andare al di là di voi stessi… tra le stelle! Quando la vita non viene vissuta, esplode in noi. E’ come cercare di bloccare il coperchio di una pentola che bolle. Succederà qualcosa, ne sono convinto. Finirete per piombare nella paura, nella sofferenza, nella solitudine, nella paranoia o nell’apatia. Tutti segni del fatto che non state vivendo! Quindi, se avvertite uno di questi sintomi, rimboccatevi le maniche e dite: “Ora devo vivere”. Nell’attimo in cui incominciate a lasciarvi coinvolgere nella vita, il vapore fuoriesce, e siete salvi. Non è facile: ma la vita ci fa sapere che deve essere vissuta. Meraviglioso!

Quanto abbiamo bisogno l’uno dell’altro!
Qui c’è un “Io” e questo “Io” incontra “Te”, e stiamo insieme perché siamo attratti l’uno dall’altro e abbiamo certe cose in comune e partecipiamo. Questa partecipazione diventa il nostro “Noi”. Continuando a condividere, a partecipare, acquisiamo sempre più “Noi”. “Tu” rimani sempre “Tu”, e “Io” rimango sempre “Io”. Non scompariamo mai, ma sviluppiamo il “Noi” insieme. Esso è il nostro legame.
Guai a voi se date totalmente a un altro. Siete perduti per sempre. Restate voi stessi, come gli altri restano se stessi. Formate il “Noi”. Quindi lavorate su quel “Noi”, e quel “Noi” diventa sempre più grande, ma anche il “Tu” e l”Io” diventano più grandi. L’intimità è questo meraviglioso “Noi”. E se per caso quel particolare “Noi” si esaurisce… avete ancora un “Io” e cari ricordi che vi serviranno per ricominciare.
Leo Buscaglia

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