I principali avvenimenti della storia biblica da Abramo all’annuncio del Messia.
Dio chiama Mosè
Un giorno, mentre sta conducendo al pascolo il gregge del suocero, Mosè vede un roveto che brucia senza consumarsi. Incuriosito dallo strano fenomeno, si avvicina al fuoco, ma una voce potente lo ferma: Dio gli ordina di togliersi i calzari perché il suolo che sta calpestando è terra sacra. Il Signore non ha dimenticato il popolo che ha scelto e formato e, vista la sua oppressione in Egitto, chiama Mosè per liberarlo dalla schiavitù.
A Mosè, Dio rivela il proprio nome Jahwèh, che significa “Io sono colui che è”, e promette di aiutarlo e proteggerlo. Insieme al fratello Aronne, Mosè si presenta al cospetto del Faraone e gli chiede di lasciare liberi gli Ebrei.
A causa del rifiuto da parte del Faraone, l’Egitto viene colpito da terribili piaghe: l’acqua del Nilo si trasforma in sangue; rane, zanzare, mosconi e cavallette si moltiplicano a dismisura; il bestiame viene sterminato da una epidemia; il corpo degli Egiziani si ricopre di piaghe; la grandine colpisce la campagna e distrugge alberi e raccolti; le tenebre avvolgono l’Egitto per tre giorni. Ma il Faraone rimane fermo nella decisione di non lasciare liberi gli Ebrei.
Giosuè e la Terra
Dopo la liberazione dall’Egitto e il lungo cammino nel deserto, Israele è finalmente giunto alla terra degli antichi padri: la terra di Canaan. Alla guida del popolo è ora, dopo la morte di Mosè, Giosuè. Da lui prende nome il libro che segue il Pentateuco e che è il primo del gruppo di libri della Bibbia che vengono chiamati storici. Giosuè è un condottiero molto abile e, sotto il suo comando, gli Ebrei attraversano il fiume Giordano, sconfiggono gli eserciti di trentatré re diversi e ne conquistano le città.
La monarchia
Le tribù di Israele sono sempre più minacciate e intimorite dalla forza dei nemici: in una aspra battaglia, i Filistei riescono addirittura a sottrarre agli Ebrei l’Arca dell’Alleanza. Non è più possibile affidare la propria sopravvivenza all’iniziativa di singoli condottieri o ad alleanze temporanee fra le tribù: una nuova organizzazione è indispensabile.
L’ultimo dei Giudici, Samuele, diviene così lo strumento di una profondissima trasformazione nella vita di Israele. Chiamato da Dio fin da giovinetto, Samuele acquista con il passare degli anni un’autorità sempre maggiore e prepara i figli a succedergli come guide delle tribù. Ma i figli non hanno le stesse capacità del padre e gli anziani di Israele chiedono a Samuele di scegliere un re che unifichi le tribù e governi su tutto il popolo.
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