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LA RACCOLTA DEL MAIS DEL MIO PAESE

Il lago di Canterno ha una penisola che il “che Colle” chiamavam di Sor Augusto dal nome del padron di Trivigliano. Essendo circondata da tant’acqua, la siccità non la temeva mai e produceva quello che mettevi. I fagioli, il granturco, i pomodori, il girasol, le zucche e i peperoni. Ma la coltivazione più abbondante e che più conveniente era per noi che la lavoravamo in società con un’altra famiglia di Fumone corrispondeva a quella del granoturco, che è facile spartire col padrone senza problemi dopo la raccolta. Quando infatti il granoturco era maturo, eravamo impegnati tutti quanti almeno quattro giorni alla raccolta ed al trasporto di quel ben di Dio dopo averlo spartito col padrone. All’indomani quindi, invitavamo tantissime ragazze a “scartocciare” quel mucchio di granturco in mezzo all’aia sopra il qual si sedeva l’organista che ci teneva allegra la compagnia e accompagnava gli stornellatori mentre cantavan stornelli d’amore. Quando eran bravi gli stornellatori e le stornellatrici capitava che inavvertitamente incominciava una gara canora fra i due sessi, che consisteva in recplicare sempre con un nuovo stornello all’altro sesso. Dionisio Del Monte xoomer.alice.it/dionisiopoeta

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