Parte da un concetto per finire in una forma di sortilegio in quanto mi tiene in sospeso in estasiante altalena d’emozioni viventi che respirano il fiato del mio destino! Ecco che allora si concepisce la formula della poesia, cui raccoglie tante mie lacrime di soddisfazione, tante mie stille di sudore! Se non ci mettessi l’anima e il cuore nei miei testi, a poco servirebbe il bagaglio culturale e lessicale, per essere in grado di pubblicare i miei messaggi sociali, in quanto ogni parola, ogni verso, è il risultato di un’esperienza impegnativa, per creare nuove prospettive di amicizia a confronto; è una nuova sfida con me stesso, per ricevere l’approvazione anche dei più critici; è una scelta di coraggio, per voler rimettermi sempre in gioco. Poesia che sa di nuovo e di antico, imprigionata dalla sua origine nella celluloide di un foglio di carta, fino a quel momento bianco, vuoto, freddo, ma ora ricco di contenuti e non solo di gocce d’inchiostro! Stampata su computer o scritta con il calamaio, la poesia è sempre attuale, nonostante la veneranda età ed il bello di poterla scrivere, è pensare che la gente la possa leggere o ascoltare, a me non resta che l’imbarazzante quanto piacevole responso: sarò riuscito nel mio intento di comunicare emozione, dopo aver analizzato il mio lavoro, oppure tutto questo progetto passerà inosservato o resterà nello scatolone degli oggetti da collezione? L’ardua sentenza la potete pronunciare solo voi, amici lettori, estimatori poetici, ma voglio solo intensificare la vostra attenzione… per comporre poesie, ho bisogno di voi, del vostro affetto, della vostra amicizia, della vostra stima… solo così la poesia sarà sempre bagliore dell’anima!
Fabrizio Villa da Ponte San Pietro (Bg)