A distanza di vent’anni, il cardinale Aloisio Lorscheider rilanciò qualche sospetto sulla morte di Giovanni Paolo I. In un’intervista al mensile “30 Giorni”, pubblicata nel numero 7 del 1998, il cardinale affermò: «Non mi interessano le cose che sono state scritte, né tutta la letteratura che è fiorita attorno alla sua morte. Tuttavia, lo dico con dolore, il sospetto rimane nel nostro cuore; è come un’ombra amara, un interrogativo a cui non si è data piena risposta».
A completare quest’angoscioso quadro, potremmo aggiungere il messaggio della Madonna a Fatima. Il terzo mistero di Fatima (ora rivelato da Giovanni Paolo II), parla di un uomo vestito di bianco (il papa) che cade assassinato. La vicenda narrata nel messaggio è stata ricollegata all’attentato del 13 maggio 1981 a papa Wojtyla, portata a compimento dal turco Mehmet Alì Agca (anche quest’attentato non ha avuto ancora una chiara collocazione in termini di mandanti). Che il messaggio di Fatima non parli di Giovanni Paolo II è più che sicuro, perché questi è stato sì colpito, ma non ucciso. Il terzo segreto, se è vero quello che ci hanno rivelato dal Vaticano, si riferisce quindi alla morte di Albino Luciani.
Le morti senza spiegazione o larvate da dubbiose dichiarazioni ufficiali, sono accadute attraverso i secoli in Vaticano. Oltre alla morte di Luciani e all’oscura vicenda della morte del comandante della Guardia Svizzera pontificia Alois Estermann, di sua moglie Gladys Meza Romero e del vicecaporale Cédric Tornay, altre repentine morti accaddero in Vaticano o al Papato. Tra i casi più famosi ricordiamo solo alcuni. Celestino V, che nel 1294 rinunciò al trono di Pietro abdicando, fu rinchiuso dal suo successore Bonifacio VIII nella rocca di Fumone, dove fu ritrovato morto. Alessandro VI, morto improvvisamente, forse avvelenato con l’arsenico nel 1503. Leone X, il papa della Riforma luterana, fu oggetto di una cospirazione da parte di una parte di cardinali, capeggiati da Petrucci. Il progetto era quello di avvelenare il pontefice, grazie alla complicità del suo medico personale. La tresca fu scoperta e papa Leone X certo non perdonò il capo dei cospiratori Petrucci, facendolo giustiziare. Leone morì improvvisamente nel 1521, si dice avvelenato. Caso a parte è la morte di papa Pio XI. Pio fu probabilmente vittima di un complotto preparato da Benito Mussolini nel 1938. Il duce, infatti, temeva che nel discorso che il pontefice avrebbe tenuto il giorno dopo, il papa lo scomunicasse pubblicamente. Per questo obbligò il medico di papa Pio XI, che era il padre di Claretta Petacci (sua amante), a praticargli un’iniezione letale. La maggior parte di questi pontefici è salita agli onori degli altari. L’8 giugno 2003 la Congregazione per le Cause dei Santi, ha espresso il suo “parere positivo” per dare inizio al processo canonico sulla santità di Giovanni Paolo I, Albino Luciani.La morte di papa Giovanni Paolo I, il 243° successore di Pietro, è accaduta nel momento opportuno, prima di pericolosi e radicali cambiamenti. Per la Chiesa, quella dei furfanti e dei corrotti, e non quella vera dei missionari, dei santi uomini e delle sante donne, non è stato un problema. Perché … morto un papa se ne fa un altro! FINE