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LA CILIEGINA SULLA TORTA

Parlavo qualche giorno fa con la mia cara figliola dell’ultima mia pulizia dentale (potrebbe sembrare un banale argomento ma è importante per mantenere una dentatura sana nel tempo) e subito lei con occhi sgranati e sguardo accusatorio ha esclamato: “cos’hai combinato questa volta?” Come se io mi comportassi sempre da bambino indisciplinato, probabilmente le sarà tornato alla mente il controllo dell’anno scorso, quando in quell’occasione mi recai nello studio odontoiatrico con le scarpe tutte rotte (però erano veramente comode, sembrava di indossare delle pantofole), sedendomi sul Riunito (questo è il nome corretto della “poltrona” usata dal dentista) ho allungato i piedi sul poggiolo e lì ho notato lo sguardo della dottoressa igienista farsi alquanto perplesso.

Francamente pensavo mi chiedesse di essere pagata prima della pulizia, comunque non credevo si notassero così tanto i buchi all’altezza degli alluci, tant’è che mi ero messo i calzini neri per mimetizzare i fori, ma allo sguardo delle donne non sfuggono questi particolari; così mi sono giustificato dicendo che a casa avevo le calzature nuove (ed era vero) però erano troppo strette e la comodità del piede influisce sul benessere dell’intera persona.

La dottoressa, con un ampio cenno del capo, annuì dandomi pienamente ragione. Non vi dico la lavata di testa che ho subito da parte di mia moglie appena tornato a casa, aveva in mano le scarpe nuove e quando mi ha chiesto: “non sarai andato dalla dentista con quelle scarpe lì ???”
Gli ho semplicemente risposto: “ma va ??”

Per rispetto del mio tesoro, non voglio riportare la reazione della mia dolcissima metà (anche se in quell’occasione, non è stata proprio uno zuccherino). Stavolta non mi sono recato allo studio dentistico di allora (e comunque, ho indossato le scarpe nuove) avendo cambiato paese di residenza ne ho cercato uno vicino casa, e seguendo le indicazioni che il dentista stesso per telefono mi aveva fornito, mi sono perso a Remedello. Sfido qualcuno a riuscire in questa impresa, potrei entrare nel Guinness dei primati come pirla world record; comunque trovare la via giusta non è stato difficile, mi è bastato chiedere ad una Signora che stava fumando una sigaretta sul balcone di casa per avere le necessarie delucidazioni; avevo sbagliato solo di due contrade.

Entrato nel soggiorno del dentista, c’era già presente un signore intento a far passare il tempo smanettando con lo smartphone, a me invece piace molto di più leggere la carta stampata e così ho preso una rivista che stava sul tavolino; come giornale era piuttosto strano, vi erano dentro solo tre fogli ed un CD: non avendo gli occhiali, mi è servito un pochino di tempo per mettere a fuoco e leggere: radiografia della mandibola, quando ho alzato gli occhi, c’era il signore di fronte a me che aveva smesso di guardare il telefonino e mi fissava in modo molto strano, e così ho rimesso il CD nella sua custodia, risistemato i fogli e riposto la cartella sul tavolino. Penso abbiate già capito che non si trattava di una rivista, ma della cartella clinica dentale del signore che sedeva di fronte a me.

Io dico: invece di fissarmi in quel modo, non poteva semplicemente avvisarmi che quelle erano cose sue? L’avessi saputo, mai mi sarei permesso di nasoppiare nella cartella medica ed invece stava zitto ad osservarmi; così ho fatto l’indifferente, fingendo di contemplare i quadri appesi alla parete, come se fossi esperto d’antiquariato, ma quando fra me e me ho pensato: “fortuna che non siamo dall’urologo, se no, chissà cosa avrei letto sulla cartella del signore”, e lì non sono più riuscito a trattenere le risate, mi sono alzato in piedi facendo finta di ammirare le tele presenti sull’altra parete, e girato di schiena rispetto al signore, ridevo come un deficiente (e forse lo sono).

In quel momento s’è aperta la porta ed è entrata una Signora che cordialmente m’ha dato il suo: – buonasera – ma io stavo lacrimando dalle risate e le ho fatto solo un cenno di saluto con la mano; chissà cosa avrà pensato, non credo siano molte le persone che sghignazzano così, appena prima di sedersi sulla Riunita del dentista.
Qualche minuto e la porta dello studio si è aperta, la moglie del dottore nonché sua assistente mi ha invitato ad accomodarmi, dopo accurato controllo da parte del marito odontoiatra, ha sentenziato: “nessuna carie e zero presenza di tartaro, perciò non vi è necessità di effettuare la pulizia” –
Perbacco, meglio di così non poteva andare, ed invece è andata, sì perché quando ho chiesto: “quanto le devo dottore ?” – “assolutamente niente !” – Capirete che sono rimasto alquanto perplesso e per la prima volta in vita mia, sono uscito dallo studio di un dentista veramente felice.
Sono tornato alla macchina che avevo lasciato due contrade addietro, talmente felice che fischiettavo, passando davanti alla casa col grande balcone, c’era ancora la Signora a cui avevo chiesto precedentemente le indicazioni, che stava fumando un’altra sigaretta e stavolta è stata lei a domandarmi: “Hai trovato il dentista ?” – “Si Signora, la ringrazio molto !” – “E di cosa ?”

Questi possono sembrare piccoli insignificanti gesti, per me invece e stata come la ciliegina sulla torta, perché quando una persona ha nei tuoi confronti una gentilezza come un saluto od un sorriso, mette nel tuo stato d’animo un pizzico di gioia.
Ho raccontato a mia figlia del mio ultimo controllo dal dentista e lei mi guardava in modo stralunato, come se fosse accaduto chissà cosa, io pensavo si facesse una risata (d’altronde avevo solo scambiato una cartella medica per una rivista), invece lei ne è uscita molto preoccupata, facendomi l’elenco delle ultime mie gaffe, e quando ha aggiunto che una sua carissima amica ha una laurea in psicologia, ho capito subito dove andava a parare e ho messo le mani avanti dicendo: – va bene Valentina, prendi pure un appuntamento per me allo studio della tua amica, ma sappi che mi recherò da lei con le scarpe tutte rotte, e stavolta indosserò pure i calzini bianchi, mi immagini con gli alluci fuori dalle scarpe ?? – “Papàaaaaaaa !!!!”

Giordano

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