L’Accademia Art Gallery, a Reggio Calabria, dello chef Filippo Cogliandro, il primo ristorante a diventare una galleria d’arte e di cultura, tempio della ristorazione e dell’innovazione, sotto la direzione artistica di Elmar Elisabetta Marcianò, è diventato uno spazio espositivo su 3 piani, divisi tra le 2 sale e la terrazza sul mare che guarda la Sicilia e si può ammirare il fenomeno ottico della Fata Morgana.
Nello spazio, durante l’anno, si possono ammirare le mostre di artisti e scultori, assistere ad eventi, cene a tema culturale, presentazione di volumi, per esplorare e capire come la cucina del ristorante sia riuscita a cambiare il paradigma della gastronomia, per condividere le riflessioni su cucina e innovazione e rendere omaggio ogni giorno alla figura di Filippo Cogliandro e la sua storia professionale.
All’ospite viene dato il modo di comprendere il sistema di pianificazione, organizzazione e funzionamento di un ristorante gourmet, la creazione di piatti iconici. e scoprire l’anima di tutti i progetti intrapresi dal 2018 a oggi,
L’A Cena Dalì, L’A cena Futurista, la Cena sull’Amore con 6 Artisti, l’Omaggio a Boccioni per i 140 anni dalla sua nascita, per il format “L’ A Cena con L’Autore” Luca Bianchini con il suo nuovo libro “Le mogli hanno sempre ragione”, in collaborazione con la Libreria Ave, il bestseller sulla Sicilia del Gattopardo della scrittrice Simonetta Agnello Hornby, la mostra di EnoArte® di Elisabetta Rogai, e poi l’evento Levitas sul Liberty, “Gustare l’Arte” la mostra di Monteforte e Paolo Staccioli, attualmente la mostra di Biagioni e prossimamente la presentazione del libro della giornalista Carla Diamanti “In viaggio con Marco Polo” dove Cogliandro interpreterà le ricette portate dai viaggi della Diamanti.
Ultimo evento in ordine di tempo: la Calabria di Filippo Cogliandro incontra la Toscana di Luca Pappagallo
Cucinare con i prodotti del territorio.
Ricette che nascono dalla fantasia, lievi, leggere, create da un pensiero, da un nuovo prodotto, da una ricorrenza storica, da una sensazione che prende corpo nel tempo.
Noi cuochi, quando abbiamo un’idea creiamo sempre i presupposti per renderla fattibile, quindi nasce la ricerca della materia prima, quindi procediamo al working progress.
Poi pensiamo a come cucinarla per renderla interessante sposando i sapori del territorio con i nuovi saperi e le nuove tecniche. Solo adesso il piatto è pronto per entrare nel menu.
La cucina per FilippoCogliandro.
La mia cucina che incontra quella di Luca Pappagallo, il “cuciniere” gentile……cucina di territorio, di fantasia, sicuramente, piatti che hanno il sapore delle nostre terre, la Toscana e la Calabria. Culture diverse, ma simili nella loro semplicità, la cultura del territorio diventa cultura del cibo. Tradizioni ed esperienza, vissuto e naturale propensione per trasformare i saperi in sapori. Una filosofia di vita che immancabilmente porta “per mano” l’ospite nelle nostre cucine, come di “famiglia”, dove gli facciamo ritrovare il gusto del tempo con semplicità e naturalità.
Oggi lo chef è un mestiere che incontra molti giovani, dai un consiglio per giovani chef
La base è la passione……
È un mestiere difficile, bisogna usare la testa, ed essere dei bravi “comunicatori” del cibo.
Cosa vuol dire “Raccontare il cibo”
Vuol dire “raccontarsi”, raccontare un piatto è fondamentale, va fatto sempre con gli ospiti. Un piatto raccontato trasmette la tua cultura, le tue esperienze e quello che hai appreso, il senso della composizione, il perché si trovano determinati ingredienti, quali sono i prodotti del territorio. È come comunicare le proprie radici, la propria cultura.
La cucina, in sintesi.
La cucina è crescita, apprendere, guardarsi intorno e rubare, con gli occhi e con la mente, sono percorsi naturali, spontanei, poi vengono le scuole e le esperienze lavorative in Italia e all’estero ed è proprio quando sei lontano da casa che capisci quante cose buone e valide c’erano da scoprire nei nostri territori.
Nasce una ricetta, un piatto nuovo…..
Un piatto che nasce è un omaggio all’amore che abbiamo nei confronti del territorio e del mare. In generale, il piatto è evocativo di luoghi e gesti familiari, ma è anche l’idea concreta della sostenibilità che in cucina deve regnare sovrana. I nuovi piatti sono un omaggio alla natura e alla terra, messaggi fortissimi, che significano anche la possibilità del riavvicinamento alla terra, inteso come ritorno all’amore x la terra e alla cura degli orti vicini alle case e ai luoghi dell’ospitalità.
L’Accademia Art Gallery
Reggio Calabria