La Bolivia, il paese più povero del Sud America: paesaggi bellissimi dai colori stupendi, altopiani desertici a quote superiori ai 4000 metri, circondati da montagne innevate che hanno un’altezza di oltre 6000 metri, lagune con tonalità che spaziano dal rosa al verde ed all’azzurro con numerosissimi fenicotteri rosa e altri volatili che vivono sulle loro sponde. Il tutto in un ambiente dove la presenza umana è quasi totalmente assente. Certamente il godere di tanta bellezza non è esente da disagi, dovuti alla mancanza di servizi, a temperature che di notte possono scendere anche a 20º sotto zero, a levatacce per ammirare i colori dell’alba che, al sorgere del sole, regalano sfumature di colori paragonabili a quelli che un artista riesce a riprodurre sulle tele. Ma la Bolivia non è soltanto natura: al di fuori delle sue città, sulle propaggini delle montagne e degli altopiani, vive il meraviglioso popolo andino, un popolo che sa vivere con poco ma che è molto fiero delle sue origini e delle sue tradizioni. Nella prima metà del 1500 i conquistadores spagnoli, con la croce in una mano e la spada nell’altra, hanno sottomesso gli antichi abitanti, gli Inca, imponendo le loro leggi, le loro usanze e la loro religione. Il popolo andino ha dovuto sottostare alle imposizioni degli spagnoli ma non ha dimenticato le sue tradizioni e la sua religione che sono ancora vive ai giorni nostri; questa popolazione non trova alcun contrasto tra la fede cristiana imposta e la devozione verso le antiche divinità: il sole o Dio Inti, la luna e, prima fra tutti, la madre terra, la Pachamama. Ancora oggi si usa chiedere perdono alla Pachamama prima di svolgere un’azione che possa, in qualche modo, recarle disturbo o che venga ritenuta per qualche motivo offensiva, come entrare in un antico sito Inca. Per farsi perdonare le si offre quello che si ritiene sia per lei più gradito: la coca, l’alcool o il sangue di animali, in particolare dei lama. Nei mercati delle città e dei villaggi si possono trovare in vendita sulle bancarelle dei feti di lama mummificati: vengono donati alla Pachamama, dopo averli avvolti in un drappo di seta assieme ad altri doni, seppellendoli poi sotto le fondamenta prima di costruire una nuova abitazione. Nelle chiese si trovano, come da noi, molti quadri ed affreschi che rappresentano figure sacre, ma sono anche sempre presenti le immagini del sole e della luna, a testimonianza dell’antica fede. Sebbene tutto l’altopiano sia caratterizzato da paesaggi bellissimi, è la parte sud-occidentale, la zona dell’altopiano più remota del paese, quella che regala i più bei panorami, visioni mozzafiato con sfumature che variano continuamente di colore. È questa una regione attraversata da poche piste, quasi priva di alberi, scarsamente popolata e soggetta a variazioni climatiche improvvise, ma che può rivelarsi simile al paradiso per quei viaggiatori che sono alla ricerca di luoghi inconsueti e affascinanti.