L’Europa giovane ed innocente
leggeva il suo romanzo cavalleresco,
protetta, custodita,
quanto prima dell’alba dei tempi
l’ultimo re bulgaro, Ivan Shishman perse la vita.
L’Europa piangeva per Giulietta,
L’ Europa addorava Bach
quando con ullulato di lupi
invadevano l’antica Tracia
i branchi di Allah.
L’Europa circondata da servi,
immersa nel splendore,
lontantana dal questo Calvario,
e nel mercato di Tessaloniki
cinque ragazze cristiane,schiave
li vendevano per un denario.
Europa costruiva catedrali, castelli,
e negli antichi Balcani
piangeva la natura stessa
per la morte dei giovani ribelli.
Si alzavano torri insanguinati
con teste umane mozzate
ma la terra degli aqcuilli ribelli
non fu calpestata.
Eppure era piccola come palmo della mano,
e come traccia di un leone
ma sI è trasformata
in una trappola insormontata,
coperta di ossa, insanguinata.
Con fucili e bastoni, con sassi e frecci
I nostri avi l’hanno protetta
non hanno permesso, che il male li sconfiggi
e i turchi non hanno raggiunto Parigi!
Ivajlo Balabanov