L’anima vola è l’ottavo album in studio di Elisa, pubblicato il 15 ottobre 2013 dalla Sugar Music.
Il 6 dicembre 2012 Elisa annuncia, attraverso il profilo Facebook, che a causa della seconda gravidanza l’uscita dell’album in preparazione, il primo interamente in italiano, è slittata da gennaio a settembre 2013. Si tratta del primo album pubblicato da Elisa interamente in italiano. Elisa si misura nella sua lingua d’origine, sfatando la dichiarazione, da lei fatta in numerose interviste, secondo cui l’inglese è una lingua maggiormente musicale a confronto con l’italiano. L’altro motivo per il quale Elisa ha sempre preferito scrivere testi in inglese è che esso non è conosciuto da tutti in Italia, e quindi i testi risultano così non immediatamente comprensibili da tutti, e la loro profondità rimane più nascosta. L’album contiene un duetto con Tiziano Ferro, di cui Ferro è autore del testo, una canzone di cui è co-autore Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e un’altra interamente scritta da Luciano Ligabue. Contiene inoltre una nuova versione del brano Ancora qui, la cui musica è di Ennio Morricone, precedentemente pubblicata nella colonna sonora del film Django Unchained.
Il brano composto da Elisa (per la musica) e Giuliano Sangiorgi (per il testo), Ecco che, è parte della colonna sonora del film L’ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi, interamente composta da Elisa. Attraverso Twitter il regista ha comunicato di averne girato un video musicale il 7 ottobre 2013. Il primo singolo, la title track “L’anima vola”, è uscito il 23 agosto 2013 e ha raggiunto la posizione 2 nella classifica FIMI dei singoli. Il 24 settembre, con l’apertura dei preordini dell’album, viene pubblicata anche “Non fa niente ormai”,in esclusiva per iTunes, che arriva alla posizione 18. Il secondo singolo ufficiale è “Ecco che”, in uscita il 22 novembre. Il brano “L’anima vola” è dedicato al suo compagno e padre dei suoi figli Andrea. La canzone parla infatti di anime che restano in contatto quasi simbiotico tra loro, e che non cambiano l’una per l’altra. Lontano da qui parla di evasione, e di come spesso si cerchino pretesti per evadere. I conflitti insiti nell’uomo, i controsensi, la complessità dell’animo umano che oscilla tra la forza e la fragilità e subisce il fascino della fuga. “Pagina bianca” descrive invece la situazione degli adolescenti che si avviano verso l’età adulta, incerti sul proprio futuro e desiderosi di veder riconosciuti i propri talenti e le proprie qualità. Viene descritta la rabbia che si prova quando questo non avviene, ma anche il momento di chiusura e riflessione successivo. Questo periodo di incertezze e contraddizioni è paragonato a una “pagina bianca”, ancora da scrivere. “Un filo di seta negli abissi” è invece incentrata sulla perdita di un legame, sia con gli altri, sia con se stessi e ciò che si era prima del cambiamento. La ricerca di questo filo, o per lo meno delle ragioni che lo hanno fatto perdere, offre spesso l’occasione di ammettere i propri errori e ritrovare una parte di sé.