Abbandonato dal padre alla età di 3 anni; cresciuto con 3 diversi patrigni; dislessico; il sogno di diventare giocatore di Hockey infranto da un brutto incidente; una figlia morta durante il parto; sua moglie morta in un incidente stradale; la persona a cui tiene di più, sua sorella, affetta da leucemia; il suo migliore amico, River Phoenix (fratello di Joaquin, con cui recitò in Belli e Dannati), morto di overdose.
Con tutto quello che ha passato, Keanu Reeves non perde occasione per aiutare le persone che ne hanno bisogno. Quando girava il film “The Lake House”, ha sentito per caso la discussione di due guardarobiere; una piangeva perché avrebbe perso la casa se non avesse pagato 20.000 dollari e lo stesso giorno Keanu versò la somma di denaro necessario nel conto bancario della donna; ha donato inoltre somme stratosferiche agli ospedali. Nel 2010 alcune sue foto hanno fatto il giro del mondo.
Per il suo compleanno Keanu è entrato in una pasticceria e si è comprato una brioche con una sola candela sopra mangiandola proprio davanti la pasticceria e offrendo caffè alle persone che si fermavano a parlare con lui. Dopo aver guadagnato cifre astronomiche per la trilogia di Matrix, l’attore ha donato oltre 50 milioni di dollari allo staff che curò i costumi e gli effetti speciali: i veri eroi della trilogia, come lui stesso li definì.
Nel 1997 alcuni paparazzi lo scovarono addirittura intento a passare una mattinata in compagnia di un barbone a Los Angeles, stando ad ascoltarlo e condividendone la vita per qualche ora. La maggior parte delle star quando fanno un gesto caritatevole lo dichiarano a tutti i mass media. Keanu Reeves non ha mai dichiarato di fare beneficenza semplicemente per una questione di principi morali e non per apparire migliore agli occhi dei fan. Quest’uomo potrebbe acquistare tutto, e invece ogni giorno si alza e sceglie una cosa che non si può comprare: l’umiltà”.
Redazione