La mamma è il punto di riferimento più importante per un bambino, per un ragazzo.. e fare il genitore, oggi più che mai, è molto difficile… figuriamoci fare il genitore non solo dei tuoi figli naturali, ma nel contempo di altri.
Mamma Angela Villa e suo marito Massimo, si erano preparati prima del matrimonio (agosto 1990) per vivere la loro nuova avventura in “Villetta”, una comunità famiglia nata dall’intuito di don Vittorio Chiari. La loro quindi era una famiglia un po’… originale, una famiglia numerosa per l’Italia di oggi. Tre figli: Gabriele, Francesco e Luigi e altri quattro ragazzi che condividono con lei e Massimo questo magnifico luogo che è la vita di famiglia.
In questa sua famiglia sono passati, negli scorsi venticinque anni, 78 ragazzi che come Raul, Antonio, Bryan e Dennis hanno percorso con lei un tratto della loro vita. Una vita che ha avuto il suo fine il 19 gennaio 2015, ma che non si consumerà nei volti e nei cuori di chi l’ha conosciuta, di chi, grato, ha avuto la possibilità di vivere in una vera famiglia… cosa che per molti sembra ovvia o “inutile”.
Così la ricorda Nunzio..:
“Grazie per avermi accolto fin dal primo giorno come un figlio e di avere continuato in questi 25 anni a trattarmi da tale, in Villetta mi sono sempre sentito a casa e ho cercato di avere un’attenzione particolare per i tuoi 3 splendidi figli che sento come fratelli. Grazie per avermi insegnato il senso vero della famiglia e per avermi donato la tua famiglia.
Grazie per aver reso magico tutto ciò che toccavi e grazie per avermi sempre toccato con delicatezza e Amore. Senza di te sarà molto dura, per me eri tutto, eri il fuoco che mi scaldava, con il tuo gran sorriso, ogni volta che entravo dalla porta della tua splendida casa.
A questo immenso dolore si unisce anche la grande forza, la semplicità e l’umiltà che mi hai lasciato e che spero di riuscire a seminare come tu hai fatto in questi lunghi anni nel mio cuore. Non ti dimenticherò mai e ti penserò ogni giorno cercando di sentire la tua voce che mi dice la cosa giusta da fare.
Grazie mamma Angela, con affetto.”
La cosa giusta da fare… Non sempre è palese, immediato capire qual è la cosa giusta da fare… non sempre si riesce ad inculcare in quelle testoline cosa è giusto e cosa no.
Sicuramente ciò che seminiamo non da il frutto sperato immediatamente dall’oggi al domani, bisogna avere la pazienza del contadino, zappando, estirpando le “erbacce”, aiutando a crescere in modo adeguato i nostri germogli…
Raccogliendo anche testimonianze come questa splendida “Rosa bianca”.
(Un ringraziamento a Nonna Grazia
ed Angelo Bonanomi)