Io coltivo una rosa bianca per l’amico sincero e per il nemico che il cuor mi strappa, ne cardo ne ortica coltivo, io coltivo una rosa bianca”
15.12.12: stamattina è venuta a mancare una maestra d’asilo del mio paese. Si chiamava Danila. Per me era l’emblema della gioia, sorrideva sempre e ti sapeva rassicurare con un tono di voce tranquillo. Proprio ieri ha accolto me e la mia piccola Miriam con un sorriso smagliante (nonostante il nostro ritardo all’asilo). Così come di una rosa non apprezziamo solo la sua bellezza ma ne possiamo apprezzarne per sempre il profumo concentrato un questa preghiera preparata da Lei per il Natale di qualche tempo fa: “Cristo Gesù, la tua venuta nel mondo è sorgente di vera e grande gioia.
Sii vicino a noi Signore, perché ti aspettiamo con cuore sincero. A chi si sente tanto fragile e povero dona la forza e la ricchezza della tua carità inesauribile. Vieni, o Signore, che la Tua luce si effonda su chi giace nelle tenebre.
Nell’umiltà della tua carne hai cancellato il nostro peccato; ora che sei nella gloria donaci la gioia del regno. Accesi dal fuoco del Tuo Spirito, i nostri cuori siano pervasi dal desiderio di risplendere come luci festose alla Tua venuta.
Solo il Tuo Natale può rendere l’uomo felice, Tu sei il nostro Salvatore…”.
“Io coltivo una rosa bianca per ogni tuo sorriso sincero, anche se la tristezza arranca e ferisce ogni mio pensiero, ne cardo, ne ortica coltivo, io ti penso e prego coltivando nel cuor una rosa bianca”.
Angelo Bonanomi