Monica Lippa, avvocato d’affari bresciano, candidata nel Collegio Uninominale della Bassa bresciana (mezza calvisanese!), basso Garda e Franciacorta per il Terzo Polo costituito da Azione/Italia Viva.
Che cosa l’ha spinta ad entrare in politica?
Sono entrata in politica nel 2017, quando ho capito che lo Stato non è “altro” da noi, e che se vogliamo che le cose funzionino è necessario dare il proprio contributo. Ho iniziato nel PD perché mi piacevano Renzi e Calenda, e perché il PD si opponeva a quel linguaggio d’odio che imperversava al tempo.
Poi perché ha lasciato il PD?
Dopo che Renzi e Calenda hanno lasciato il Partito, ho capito che il PD, nonostante i buoni propositi, faticava nella messa a terra delle idee, e così ho seguito Calenda nella sua nuova avventura fin dal primo giorno. Azione è un partito concreto e pragmatico, per questo mi ci trovo bene.
Di che cosa si è occupata fino ad oggi in Azione?
Mi sono occupata di protezione dei dati personali e soprattutto di sanità. Credo che a fronte del dilagare di fake news e di quanto è successo in occasione della pandemia siano temi di importanza cruciale.
Che cosa proponete per la sanità?
Proponiamo il ripristino della rete territoriale in prossimità del cittadino, a partire dai servizi erogabili già in farmacia, in modo da colmare il vuoto tra gli ospedali e i cittadini e così ridurre le liste d’attesa e decongestionare i pronto soccorso. Inoltre, proponiamo un potenziamento del piano di prevenzione delle malattie croniche così che sia possibile allungare la qualità della vita delle persone in termini di autonomia e, per gli anziani, l’istituzione di un Dipartimento per la Terza Età e di un Garante per i loro diritti.
E la protezione dei dati personali perché è così importante?
Perché bisogna comprendere che oltre ad una identità fisica e documentale abbiamo anche un’identità digitale, che sempre più spesso viene utilizzata per trasmettere alle persone falsi contenuti e quindi manipolarle. Bisogna intervenire per migliorare la consapevolezza di ciò e difendersi da questa piaga.
Il Vostro programma si occupa dei giovani?
Assolutamente sì. Oltre alla sanità, il nostro cavallo di battaglia è la scuola: vogliamo investire sia sulla formazione che sull’orientamento da dare ai giovani affinchè si trovino più preparati ad affrontare le sfide del mondo del lavoro. Inoltre, per favorirne l’indipendenza, proponiamo la detassazione totale dei redditi percepiti dai giovani fino a 25 anni e la detassazione del 50% dei redditi percepiti dai giovani fino a 30 anni.
Cosa farebbe per il territorio se fosse eletta?
Spingerei per un potenziamento della rete idrica in modo da evitare futuri problemi di siccità ed affronterei il tema del reclutamento della manodopera per i settori dell’edilizia e dell’agricoltura; chiederei maggior sostegno alle imprese energivore bresciane e maggiori risorse per i piccoli enti locali, che comunque devono erogare ai cittadini gli stessi servizi dei grandi enti; promuoverei lo sviluppo delle infrastrutture sia tecnologiche che di trasporto a beneficio di famiglie, studenti, lavoratori e imprese.
Cosa bisogna fare per votarla?
Sulla scheda elettorale per l’elezione alla camera dei deputati troverete anche il mio nome, ma è sufficiente barrare il simbolo di Calenda per Azione e Italia Viva.