Buongiorno Presidente, è un piacere raccogliere la tua testimonianza e come sempre lascio a te l’onere di presentarti:
Buongiorno a te e grazie per l’invito a partecipare alla tua rubrica. Ho 57 anni e abito a Calvisano da trenta, dove ho sposato Delia e vivo con due figli. Sono un imprenditore e mi occupo da sempre di innovazione tecnologica; ho due aziende che operano nel settore delle tecnologie applicate alle infrastrutture dei trasporti e della sicurezza fisica.
Raccontaci cosa vuol dire essere Presidente di una fondazione così importante?
La fondazione Augusto Bonaldi gestisce la scuola dell’infanzia di Calvisano, la terza scuola dell’infanzia più antica della provincia di Brescia; una vera istituzione calvisanese, un tassello fondamentale della socialità e della memoria del paese, il ricordo di quasi tutti i Calvisanesi. Essere Presidente è un grande onore ed una grande responsabilità: quando ho iniziato sentivo su di me lo “sguardo” di tutti i benefattori, degli insegnanti, dei tanti alunni calvisanesi che hanno rappresentato la vita della scuola in quasi 150 anni.
La responsabilità era grande, come la paura di non essere all’altezza del compito.
Sono consapevole che è un argomento difficile, ma come hai affrontato la pandemia?
La pandemia ha messo a dura prova sia i sistemi scolastici, sia i sistemi famigliari; al Bonaldi abbiamo seguito scrupolosamente le norme di legge, cercando però sempre di offrire quell’umanità e quel calore che sono fondamentali per lo sviluppo dei fanciulli; le nostre maestre sono innamorate del loro lavoro, amano stare con i bambini e le bambine; ciò fa la differenza, soprattutto nei momenti di crisi.
Ci racconti i progetti che già sei riuscito a portare a termine?
Abbiamo trasformato la didattica scolastica, adottando il metodo educativo delle sorelle Agazzi, prestigiose pedagogiste dei primi del ‘900 al pari di Montessori e Steiner. Le sorelle Agazzi, cremonesi di nascita, ma operanti a Brescia, in quel di Mompiano, sono state protagoniste dell’innovazione didattica, mettendo a punto un modello ancora oggi sorprendentemente innovativo e valido, che mette il bambino al centro dell’attività formativa rilassata nei ritmi e in un clima sereno e familiare, che permetta al bambino di fidarsi degli altri e vivere serenamente la scuola, imparando ad avere fiducia in se stesso e nelle proprie capacità.
Eliminazione di qualsiasi supporto o dispositivo digitale, tanto gioco dentro e fuori le aule, ordine nelle cose e negli spazi, rispetto degli altri, riutilizzo di materiali e dei giochi, lotta allo spreco, vita all’aria aperta con gite nel nostro verde calvisanese, completano la cornice educativa dei nostri bambini.Questo ha portato, come primo risultato, una costante crescita del numero di bambini che frequentano la scuola, dai 99 del 2021 fino ai 125 del 2024.
Ora vorrei che raccontassi i progetti del futuro
Stiamo lavorando per essere una scuola “Sostenibile e Plastic-Free” dove lo spreco e la plastica devono essere ridotti a zero.
Già oggi i bambini fanno uso di bicchieri riutilizzabili, hanno borracce per dissetarsi in classe, adoperano bavaglie o tovaglioli rigorosamente in tessuto che cambiano settimanalmente portandoli puliti da casa; per il nido utilizzano l’asciugamano personale in tessuto. Questo ha permesso alla scuola di eliminare la produzione giornaliera di circa tre sacchi di bicchierini di plastica e tovaglioli di carta.
Altro progetto a cui stiamo lavorando è la realizzazione di un’aula esterna con copertura in legno, aperta nei lati, con tavoli e panchine di legno per permettere le lezioni all’aperto, anche durante i giorni piovosi, così da abituare i bambini al contatto con l’ambiente, il mondo reale dove le sensazioni, i profumi, le temperature compenetrano il loro essere e si fissano nelle loro giovani menti, trasformando l’insegnamento in un’esperienza sempre diversa e unica.
Ultima domanda, la più ostica, sta nascendo l’asilo statale, questa scelta come la vedi?
Sono a conoscenza del progetto sin da quando mi è stato proposto di diventare Presidente della Fondazione nel maggio 2020.
A suo tempo il Sindaco è stato chiaro e mi ha detto che era sua intenzione poter aprire un asilo statale a Calvisano per offrire un servizio diverso ai cittadini, affinché potessero scegliere fra Bonaldi e scuola statale senza essere costretti, nel secondo caso, ad allontanarsi nelle frazioni. Io ho da subito accettato; sono sempre contento quando l’offerta alla cittadinanza è ampia ed eterogenea. Tutti parlano di libertà, ma la libertà si esprime nel poter scegliere; laddove non c’è scelta non c’è libertà.
Io ho detto da subito all’amministrazione in carica che il mio progetto, condiviso e approvato dal CDA della Fondazione, era far sì che la scuola dell’infanzia Bonaldi potesse attrarre alunni di Calvisano e dei paesi limitrofi, in virtù della sua particolare offerta pedagogica, della professionalità delle insegnanti, dei suoi servizi di asilo nido, di anticipo e posticipo particolarmente generosi negli orari e nei costi pensati per andare incontro alle necessità delle famiglie. La scuola Bonaldi, forte delle scelte del suo CDA, vuole diventare un fiore all’occhiello dell’offerta formativa infantile; per questo le nostre insegnanti sono costantemente seguite e formate da team di specialisti e la scuola continua e continuerà a investire per offrire il meglio della formazione agli alunni e alle famiglie di Calvisano e non.
Che dire, è stato interessante scoprire queste caratteristiche del nostro asilo e ti ringrazio per l’impegno che dedichi al nostro futuro.
E noi ci troviamo tra 15 giorni con un’altra intervista
Ivana Tratta