Eccoci con il nostro irrinunciabile appuntamento con il volontariato. Ho scelto questa intervista perché la Proloco è spesso in sinergia con questa associazione che si presta sempre ad aiutarci negli eventi che proponiamo sul territorio.
Abbiamo il piacere di avere qui con noi il presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Calvisano Appiani Luigi, marito, padre, nonno e calvisanese DOC che adesso ci racconterà che cosa significa rappresentare in maniera così significativa l’arma dei Carabinieri.
Buongiorno Luigi, da quanto tempo sei presidente di questa associazione?
Ho ricoperto il primo mandato nel 2015 ed ora sto ricoprendo il secondo mandato.
Quale è il lavoro che la tua associazione fa sul territorio?
Inizialmente abbiamo fatto un lavoro di ristrutturazione dei nostri obiettivi proprio per essere più presenti. Abbiamo trovato una sede come punto di riferimento e da qui abbiamo sviluppato nuovi servizi.
Mi piace ricordare, per esempio, il grande lavoro che abbiamo fatto durante il COVID, collaborando con le farmacie per la consegna dei medicinali e con gli ospedali di Brescia per organizzare i ricoveri dei malati. Ora come ora siamo focalizzati sull’attraversamento dei pedoni presso le scuole di Viadana, mentre a Calvisano accompagniamo le uscite dei bambini della scuola materna.
Inoltre collaboriamo con la parrocchia e la casa di riposo, siamo disponibili al trasporto malati negli e dagli ospedali.
Con la Proloco abbiamo un rapporto consolidato e durante gli eventi che coinvolgono il paese siamo presenti, collaborando con la polizia municipale per garantire la sicurezza. Ci tengo moltissimo a questo servizio che ci permette di essere parte integrante del paese e ci offre la possibilità di tenerlo più al sicuro.
Posso confermare, come presidente della Proloco che il vostro lavoro non solo è molto prezioso ma ci facilità ampiamente l’organizzazione di tutte le feste. Mi permettete di fare tutte le cose con estrema tranquillità. So che però fate anche un servizio fuori dal territorio prettamente calvisanese.
E’ una cosa ancora a livello sperimentale. Da circa un anno, la San Vincenzo di Brescia ci ha chiesto di supportare il servizio dormitori di Brescia… stiamo ancora valutando fino a che punto possiamo essere d’aiuto in questo.
Quante notti fate?
Per adesso una ogni 15 giorni, è un impegno più gravoso di quanto si immagini perché richiede il coinvolgimento di almeno 2 persone. Purtroppo incastrarlo con tutti gli altri servizi che abbiamo garantito non è semplice.
Ora che non c’è più il servizio militare come pensate di tenere attiva la vostra associazione?
Penso che per una ventina d’anni ancora questo problema non sarà evidente, però stiamo già valutando questa ipotesi. Mantenendo la stessa denominazione – ovvero Associazione Nazionale Carabinieri – abbiamo il progetto di aprire le iscrizioni ai simpatizzanti, che già da ora ci stanno aiutando. Penso che se vogliamo mantenere vive le associazioni d’arma dovremo diventare più flessibili ed aprirci anche a chi condivide i nostri principi e desidera esclusivamente essere utile.
Sarà forse necessario raggruppare tutte le associazioni d’Arma proprio per tenere vivo lo spirito del volontariato, che è una risorsa enorme per il nostro paese.
A novembre finisce il tuo mandato: hai intenzione di riproporti? Visto che so che l’impegno è tanto…
Lo statuto mi permette di sostenere un terzo mandato e anche se mi piacerebbe rilassarmi e lasciare l’incarico a qualcun altro, sono così fiero di tutte le cose che abbiamo fatto che ho già ripresentato la mia candidatura.
E’ inutile, quando le cose si fanno con amore si trovano sempre le forze per portarle avanti.
Grazie Luigi per la disponibilità. E noi ci troviamo tra 15 giorni con una nuova intervista.
Intervista a cura di Ivana Tratta