Una splendida frase, il titolo di questo articolo, che ognuno di noi vorrebbe poter dire in ogni momento. Spesso, purtroppo, tale frase viene proferita solo nei primi mesi dopo l’innamoramento, una fase felice nella quale teniamo lontano da noi qualunque fatto o elemento negativo, l’uomo o la donna che amiamo ci separa dal resto del mondo, l’altro è sempre visto come un qualcosa di straordinariamente meraviglioso, si selezionano solamente le cose belle che l’altro ci offre… E’ una fase essenziale per un rapporto d’amore serio, ma non duratura.
Un rapporto, per essere maturo, ancora alla realtà, deve anche essere preparato ai fattori negativi come il sopportare l’allontanamento dell’altro, di vedere e saper comunque tollerare i difetti del partner che è tutto fuorché perfetto. Bisogna saper accettare la realtà e dire che il nostro partner è buono ma anche cattivo, che gli vuoi bene ma che a volte non lo sopporti, che lo desideri ma a volte vorresti fosse distante…
Accettare questo, secondo me, significa essere maturi poiché ci permette di accettare i difetti dell’altro… dopo tutto il principe azzurro non esiste…
Questa realtà può determinare uno stato depressivo della coppia poiché comporta il far morire l’immagine perfetta di noi e dell’altro. Nei momenti di crisi si fa strada la delusione e i continui confronti tra quello che era e quello che è, tra passato e presente.
Le crisi vanno affrontate aggiustando l’immagine dell’altro e contemporaneamente ridimensionando quello che da lui ci aspettavamo. E’ importante bilanciare questi due fattori: se così non fosse la coppia si scatenerebbe in una serie di litigi sotto forma di critiche e di cattiveria (proprio in quei difetti che noi stessi abbiamo ma che non vogliamo riconoscere) e non, come dovrebbero essere, di confronto e maturità.