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IL TELEFONINO

Le invenzioni di questo secolo sono state infinite, hanno avuto un’enorme sviluppo perché il tenore di vita è molto migliorato. Tutti amiamo le comodità e così l’arte di arrangiarsi? Non c’è più! Quando mi regalarono il telefonino, fui contenta ma ero un po’ scettica sull’uso, colpa dell’età, si ponderano troppe cose. Usandolo, mi resi conto della sua utilità e come sia un mezzo per comunicare in tutto il mondo. Tutti abbiamo il telefono fisso ma il telefonino, in casa lo portiamo come un collie, perché così è pronto all’uso. Ma quando esce e squilla, (si presenta una scena da fotografare) non ricordi dove l’hai messo: in tasca, nella borsetta che è diventata una specie di zaino (questa è la moda), ci porti l’inverosimile e il max ingegno, sta nel fondo. Quando riesci a rispondere, la dolce musichetta… è, ma ci vogliono gli occhiali per leggere il messaggio e così ci ritroviamo a rovistare nella borsetta… L’overdose da telefonino ti paralizza la parola, gli sms sono il percorso abbreviato dell’amore. Grazie al telefonino tu vai a dormire ma puoi chiamare in America il nipote e augurargli una buona giornata. Con questa splendida realtà, come non ti puoi ricordare degli anni 40 tristi del dopo guerra. Italia divisa tra nord e sud, difficilmente si comunicava. C’erano gli uffici telefonici, con le telefoniste e tante cabine numerate, si prenotava la comunicazione e il giorno fissato, andavi nell’ufficio e attendevi ore ed ore (tanto da portarti il lavoro a maglia o il romanzo tanto avevi tutto il tempo per terminarlo). Quando la telefonista ti comunicava la chiamata, col cuore in gola andavi in cabina. Incominciavano prima dei sibili, le così dette scariche, poi finalmente la voce “agognata”. Sul più bello della conversazione un signore ti chiedeva: Signora, raddoppia?”. Dovevi essere svelto a dire sì altrimenti la conversazione venivaq interrotta. Quando la situazione migliorò, era facile richiedere il fisso in casa, al bar, al cinema e per le strade nacquero i telefoni a gettoni, poi le cabine trasparenti e potevi entrare quanto tempo volevi a chiacchierare, se non c’era qualcuno che aveva urgenza di telefonare e martellava sulla cabina. Eliminati i gettoni venne la scheda, che ancora esiste. Questo era il passato, carico di tanta ma tanta pazienza. Ora dove sei? Il progresso ti vuole cancellare, ma sopravviveremo fiduciosi!!! Nonna Grazia

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