Si avvicina l’inizio della primavera, stagione simbolo di rinascita della natura, della vita e noi donne più di chiunque altro percepiamo il mistero della vita. Questa è una bellissima poesia di una delle più grandi poetesse e scrittrici del Novecento, Alda Merini, nata il 21 marzo, primo giorno di primavera, donna che ha avuto una vita a dir poco molto difficile, alternando anni di malattia psichiatrica ad anni di buona salute. Eppure, da tanta sofferenza, oltre a poesie drammatiche dove esplodono il suo dolore e la sua rabbia, ha saputo scrivere di moltissimi aspetti belli, positivi, felici, dell’animo umano, dell’amore e in particolare delle donne. I versi di questa poesia esprimono la bellezza del sorriso, una delle espressioni che preferisco e che da tempo ho fatto mia, perché sorridere è un modo gradevole di porsi verso gli altri e che aiuta a sentirsi meglio anche con sé stesse. Noi donne abbiamo una sensibilità profonda che ci fa preoccupare, soffrire, provare emozioni forti e spesso dolorose, eppure sappiamo mitigare e nascondere un dolore, così come esternare una felicità con un “semplice” sorriso, che viene dal cuore, in ogni caso. Se lo dovrebbero ricordare e stampare bene in mente tutti quegli uomini che pensano di avere il diritto di proprietà sulla loro donna, pensando di avere su di lei il potere di tenerla legata anche contro la sua volontà o peggio uccidendola pur di non vederla felice con un altro: imparate ad amarla lasciandole quella libertà che rivendicate per voi stessi, imparate a far suscitare in lei sorrisi ogni giorno o, quando inevitabilmente certe situazioni della vita portano lacrime e delusioni, imparate proprio dalla vostra compagna ad affrontare ogni dolore con dignità, rispetto e..alla fine potrà tornare anche un sorriso sul suo viso e sul vostro, con o senza di lei.
Ornella Olfi