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IL CORPO E L’ANIMA

Indubbiamente noi esseri umani siamo unità di anima e corpo e per uno sviluppo armonioso e compiuto è necessario che questa “lega” sia in condizioni perfetti. Mi chiedo, è lecito in situazioni estreme, per preservare a tutti i costi il corpo, danneggiare l’anima? La salute del corpo “conquistata” con distorsione e distruzione dell’anima si potrebbe considerare salute?
Il motivo di questi ragionamenti mi è stato ispirato da un articolo dove mamme di diversi bambini raccontavano il modo con cui i loro piccoli hanno reagito ai periodici isolamenti.
Non sono nè medico, nè psicologa, non ho una qualifica professionale adatta per poter analizzare e trarre conclusioni, vorrei solo condividere con voi qualcosa che, mi ha scosso profondamente. Mamma di una bimba di tre anni racconta che sua figlia, allegra e gioiosa, amava molto incontrare amichetti nel parco e giocare con loro. Fino a qui, niente di straordinario, è un comportamento tipico di ogni bambino della sua età. Le piaceva disegnare e usava tutti i colori dell’arcobaleno per interpretare in modo più pittoresco possibile le sue emozioni. La sua mamma narrava che, dopo “le barriere” istituite a causa del virus i disegni della figlia sono cambiati profondamente. Spariscono i colori, scompaiono gli amici, rimangono solo grandi alberi e arbusti neri, distanziati tra loro. Ho immaginato questi enormi, scuri alberi a distanza uno dall’altro ed ho provato un’immensa tristezza e malinconia. Come farà questa bimba ad aprire il suo cuoricino ai colori, come permetterà agli alberi e ai cespugli di riavvicinarsi e di intrecciare di nuovo i rami e al parco di riempirsi ancora con sorrisi di bambini?
Darina Naumova

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