Finalmente, a un anno dalla sua uscita, il Capitano Gegè in carne ed ossa ha incontrato, metaforicamente parlando, il suo alter ego a livello fumettistico. L’idea di vederlo nel gestore del Lido Delle Sirene di Riccione è nata qualche anno fa, mentre mi trovavo ospite, con la mia compagna Laura Gorini, nel suo splendido stabilimento balneare.
La sua simpatia, i suoi modi di fare schietti e sinceri, il suo sorriso e la sua folta chioma mi hanno fin da subito incuriosito e messo in atto la mia più fervida fantasia. Me lo sono immaginato combattere i gaglioffi con la sua luccicante sciabola e ordinare anche alle nubi, durante le giornate piovose e nebulose, di andarsene dal suo lido.
E poi ho pensato anche, come normale e giusto che sia, al suo antagonista, e la scelta è caduta sul giovane Paynt, che sebbene all’apparenza possa apparire a livello estetico come un novello Zorro, in realtà è un vero super criminale. Con il suo inchiostro magico infatti tende a impigliare chiunque non gli vada a genio e che cerchi alla propria maniera, di ostacolarlo e catturarlo. A combatterlo oltre al mitico Capitano Gegè, che si mormora possa pure contare nel suoi avi nientepopodimeno che Corto Maltese, c’è anche la polizia locale, in particolare gli genti Niky e Matt e il commissario Clayton, padre dei due agenti. Riusciranno tutti insieme a sconfiggere il Male e l’inafferrabile Dottor Paynt?
Damiano Conchieri