Molti i detti dialettali riferiti al sangue, dai più seri a quelli scherzosi; alcuni ancora attuali, altri che oramai non si sentono più nel parlare quotidiano. Ìghel nel sanch-essere fatto così, in grado di percepire naturalmente certe sensazioni intime, attitudini; a sanch calt-nel bollore della passione, a primo impatto; a sanch frèt- saper mantenere la calma; g’ha boi èl sanch- eccitato, agitato; sudà sanch- faticare molto per portare a termine un lavoro, un impegno molto difficoltoso; èser sensa sanch- esageratamente pallido; èl sanch èl m’an dàa- me lo diceva l’istinto; nà ‘n tat sanch- gustare un cibo molto golosamente; nà ‘l sanch al có- andare su tutte le furie; èser fradèi dè sanch- avere lo stesso sangue, far parte della stessa famiglia; èl sanch l’è mìa aqua- l’importanza del legame di sangue; fa scórer fiöm dè sanch- far scorrere fiumi di sangue. Si può riferire purtroppo al sangue sparso per odio, durante una guerra, ma per noi avisini sono i milioni di donatori di sangue in Italia e nel mondo a far scorrere fiumi di sangue, per amore, nelle vene di milioni di malati che grazie alle trasfusioni si salvano.
Ornella Olfi