Requisiti essenziali per fruire delle agevolazioni prima casa sono la residenza nel comune dove è ubicato l’immobile e non aver già goduto dell’agevolazione.
Nonostante la crisi sono ancora numerosi gli italiani che decidono di mettere a frutto i propri risparmi acquistando un immobile. Da diversi anni ormai esistono numerose agevolazioni atte a favorire chi intente acquistare la prima casa. Come tutte le agevolazioni fiscali è necessario porre massima attenzione per poterne usufruire a pieno.
Innanzitutto la casa acquistata non deve essere considerata di lusso in base alle caratteristiche del Decreto Ministeriale 2 agosto 1969, pubblicato sulla G.U. 218 del 27/8/1969 e soprattutto deve essere situata nel comune di residenza dell’acquirente o in comune dove svolge attività lavorativa.
In ogni caso la legge concede un tempo massimo di 18 mesi per poter stabilire la residenza nel comune in cui è situata l’abitazione, in caso contrario si andrà a perdere i requisiti ma di questo ne parleremo in seguito. Sebbene possa sembrare singolare non è fondamentale che nell’immobile acquistato venga stabilita la residenza.
E’ bene anche ricordare che non si deve assolutamente godere di uguale requisito in altro comune ovvero non bisogna essere titolari di nessun bene immobile in maniera esclusiva e nemmeno in comunione di beni con un coniuge, così come non bisogna godere di diritti di proprietà o di usufrutto di altra abitazione sita nel medesimo comune dove si intende acquistare, cosa diversa è se invece si hanno parti di immobile in altro comune, magari acquisite per vie ereditarie, quella situazione non andrà a ledere assolutamente il diritto alle agevolazioni prima casa.
Se però si è già avuta medesima agevolazione in altro comune è chiaro che l’acquisto successivo non potrà mai godere dei benefit prima casa. E’ bene ricordare però che le agevolazioni per l’acquisto prima casa possono cambiare a secondo di chi la vende e chi l’acquista. Se a vendere l’immobile desiderato è un privato, dunque non soggetto ad IVA, occorre pagare l’imposta di registro del 3% anziché del 7%, sempre un ottimo sconto, mentre le imposte ipotecarie non mutano e restano in misura fissa di 168 euro.
Qualora a vendere l’immobile sia impresa costruttrice o immobiliare, l’acquisto della prima casa avrà un aliquota ridotta del 4% invece del 10% ferme però le imposte ipotecarie anche qui equivalenti a 168 euro.
Se per vari motivi dopo aver acquistato la prima casa si decidere di venderla è necessario sapere che la cessione dell’abitazione prima dei 5 anni previsti si dovrebbe acquistare entro un anno un altro alloggio per non perdere le agevolazioni. Se non potesse essere possibile un ulteriore acquisto per ipotetici problemi si può comunque presentare una apposita istanza presso l’ufficio dove era stato registrato l’atto di acquisto manifestando la volontà di non acquistare nuovo immobile e dunque ricevere la liquidazione dell’imposta, l’ufficio competente non applicherà sanzioni. Con questo genere di atto pubblico si potrà godere di nuovi incentivi a partire dai 12 mesi successivi.
L’agevolazione acquisto prima casa è molto importante e come tale va saputa per sfruttare nel migliore dei modi.
Fonte: fiscoetasse.com