I cartoni animati di God Sigma (titolo originale Uchu Taitei Goddo Shiguma) sono stati trasmessi in Italia per la prima volta nel 1981, nelle varie emittenti televisive locali. La serie ideata da Hachide Saburo è stata prodotta nel 1980 dalla Toei Animation, per un totale di 50 episodi (della durata di 25 minuti ciascuno), ma nella versione italiana le ultime due puntate non sono state mai trasmesse. Nel 2050 la terra ha raggiunto un livello di tecnologia avanzata, in grado di sfruttare una fonte di energia che sopperisce anche al problema della sovrappopolazione. Alcune colonie si sono stanziate sui vari pianeti del sistema solare, fra questi Joa il satellite di Giove, dove la popolazione vive all’interno di cupole trasparenti e principalmente è impegnata nella estrazione e nella lavorazione dello ionio. Ma la città di Trinity City subisce un attacco a sorpresa da parte degli alieni provenienti del pianeta Helda. Gli invasori mirano ad impossessarsi del generatore di energia installato nei sotterranei dell’istituto di Trinity City, guidato dal dottor Kazami. Quell’energia è così potente che gli invasori potrebbero regnare su tutto l’universo, se riuscissero ad impadronirsene.Al fine di difendere il pianeta, il centro di Trinity City ha realizzato tre robot: Tuono costruito per combattere nel cielo, Nettuno per la lotta nel mare e Terremoto per scavare gallerie nel sottosuolo ed affrontare i nemici sulla terra. Toshiya, un giovane pilota proveniente da Joa, vuole essere presente alla cerimonia di inaugurazione dei tre giganteschi robot e rimane emozionato alla loro vista. Uno di essi però inizia a muoversi e a minacciare la folla con i suoi piedi enormi. Alla guida del mezzo si è messa Minako, che però non riesce a pilotarlo e grida aiuto. Minako è la figlia del ricco signor Martino, colui che ha finanziato la costruzione dei robot; è una ragazza simpatica, ma un po’ svampita e per questo si caccia sempre nei guai. Toshiya cerca di andare in suo aiuto, ma prima di lui arriva l’ingegnere capo Julian Noguchi che con una corda si cala sulla testa del robot e ne assume i comandi. Una volta a terra Julian schiaffeggia Minako, perché con la sua incoscienza poteva mettere in pericolo la popolazione. Ad un certo punto la città di Trinity City viene attaccata dagli aerei spaziali di Helda. L’unico in grado di pilotare i robot è l’ingegner Noguchi, che si mette alla guida del Nettuno. Ma il giovane Toshiya, per scampare all’attacco dei missili, si introduce sul robot Tuono e si mette alla guida, nonostante il severo rimprovero da parte di Julian. Toshiya nel suo pianeta era un pilota esperto, pertanto dimostra subito la sua bravura nell’abbattere gran parte degli aerei alieni, sfruttando tutte le potenzialità di Tuono con il graffio laser che fuoriesce dalle dita e le lame volanti che vengono sparate dall’addome. Anche Julian Noguchi, non è da meno alla guida del Nettuno e con la rete esplosiva e i tridenti sparati da una fiocina, si libera di gran parte delle flotte aeree nemiche. I due robot riescono a trionfare e a mettere in fuga gli invasori di Trinity City, anche se l’istituto finanziato dal signor Martino è stato distrutto. Il Generale Terral, comandante supremo di Helda ordina al Comandante Litz di sospendere gli attacchi e di puntare gli aerei sul pianeta Joa. Nel giro di breve tempo gli alieni distruggono la colonia terrestre di Joa e i pochi superstiti riescono a mettersi in fuga sulla terra. Fra questi c’è Kiraken, un giovane forte e robusto che ha visto la morte della famiglia, per opera dei missili di Helda. Per questo, mosso dal rancore ha giurato di vendetta. Intanto i robot Tuono e Nettuno, si mettono all’opera per la ricostruzione di Trinity City e anche Toshiya è mosso dall’odio nei confronti degli alieni, per la distruzione del suo pianeta natio. Grazie al suo robot aiuta l’aereo spaziale dei profughi di Joa, ad atterrare sulla pista di Trinity City e riabbraccia il suo vecchio amico Kiraken. Il dottor Kazami invita i tre giovani Toshiyo, Kiraken e Noguchi a recarsi al centro sotterraneo di controllo ed assegna a Kiraken il compito di guidare il robot Terremoto. Intanto gli invasori del pianeta Helda, riprendono il loro attacco con la bestia metallica Glatken, una specie di drago spaziale a tre teste. La formazione è ora al completo e può sferrare un attacco coordinato, nei confronti del mostro. Il cosmosauro si dimostra da subito molto potente, resistendo agli attacchi del robot Tuono, così pure alla fiocina di Nettuno. Ora tocca a Kiraken intervenire, ma è ancora poco esperto per pilotare il robot Terremoto. Improvvisamente, sulla scena del combattimento irrompe Minako, con un vecchio aeroplano dotato di mitragliatrice, con la quale spera di sconfiggere il mostro. Ma si dimentica di riempire il serbatoio di benzina, così precipita in mare, salvandosi con il paracadute. Intanto l’astronave guidata dal Comandante Litz decide di attaccare il centro sotterraneo di controllo, al fine di impossessarsi dell’energia di Trinity, così il dottor Kazami porta la base alla superficie, in modo da contrattaccarla con i missili di difesa. Purtroppo viene colpita e a quella vista, Kiraken tira fuori tutta la sua rabbia nei confronti degli alieni e pur non essendo un pilota esperto, sferra un attacco “kamikaze” verso il Glatken, colpendolo ripetutamente per vendicare i suoi familiari. Toshiyo e Noguchi con i loro robot si frappongono fra l’astronave del Comandante Litz e la base di controllo e la costringono alla fuga. Intanto Kiraken grazie all’impeto dei suoi attacchi, riesce a mettere in fuga il mostro a tre teste, facendolo finire in mare. Una volta ritornati alla base, nonostante abbia dimostrato tutto il suo coraggio, Kiraken viene rimproverato dall’ingegner Noguchi, perché non ha saputo pilotare il robot e con il suo attacco “kamikaze”, ha rischiato di danneggiarlo. Toshiyo si prende quindi l’incarico di addestrare Kiraken, per farlo diventare un pilota esperto. Intanto la bestia metallica Glatken, si dirige sott’acqua verso Trinity City e cerca di distruggere le fondamenta. Anche Minako e suo padre sono costretti a trovare un rifugio di emergenza. Noguchi decide di fronteggiarlo con il robot Nettuno, specifico per i combattimenti sottomarini e tenterà di colpirlo con una pallottola speciale, in grado di individuare il punto debole del mostro. La squadra dei tre robot esce dalla base e Terremoto scava delle gallerie sotterranee, per fuoriuscire nel fondo del mare. Nettuno sferra un attacco al mostro con le sfere detonanti, che fuoriescono dall’addome. E’ ora il turno di Toshiyo con il suo robot Tuono, con il quale spara i raggi digitali. Il mostro riaffiora in superficie e Nettuno lo colpisce con la pallottola speciale, che individua il punto debole nella testa centrale del Glatken. I tre robot concentrano tutti i loro attacchi sul punto debole del mostro, con una azione coordinata e così lo sconfiggono definitivamente. L’attacco del mostro ha causato gravi problemi al centro di controllo di Trinity City e ha compromesso la macchina che alimenta l’energia di Trinity. Ora è quindi necessario recuperare dello ionio, che purtroppo si trova solo sul pianeta Joa, occupato dalle truppe di Helda. Julian Noguchi, propone al dottor Kazumi di sfruttare l’ultima energia di Trinity, per far muovere God Sigma, che si formerà dall’unione dei tre robot: Tuono al centro, con Nettuno e Terremoto ai lati. Questo servirà a potenziare gli attacchi dei robot, che però dovranno liberare il pianeta di Joa al primo tentativo, per rifornirsi dello ionio, che potrà alimentare l’energia di Trinity. God Sigma è copyright © Toei Animation Tutti i diritti riservati.