RICHIAMATA IN UN TEMA DA UNA ADOLESCENTE PER UN CAMBIAMENTO CHE ACCADE CON IL FORTE COINVOLGIMENTO DI TUTTI
-SEMPRE PIU’ OGGETTO DI RIFLESIONI ED AZIONI SCOLASTICHE PER EDUCARE E PREVENIRE COMPORTAMENTI INTOLLERANTI
E PREOCCUPANTI PER IL COMPIMENTO DEL BENE COMUNE –
LA DONNA
La Donna è l’essere più importante, a lei sono state dedicate poesie, opere d’arte e quadri. Dante Alighieri, somma poeta, definiva la Donna un Angelo.
Quando si pensa alla donna si pensa anche alla “Madre”, che sia la “Madre Celeste” o “Madre Natura” tutto ruota intorno a lei.
In passato la Donna veniva identificata come l’angelo del focolare domestico, madre di numerosi figli, li accudiva la casa, ma nonostante fosse una figura importante per la famiglia, non le era permesso prendere decisioni importanti; quelle spettavano solo al marito.
Nel corso degli anni la Donna ha sempre combattuto affinché questa divisione sociale cambiasse, e le fossero riconosciuti e concessi gli stessi diritti social, economici e politici.
Nel corso del tempo molte Donne hanno fatto rivoluzione, come ad esempio Rita Levi Montalcini, Margherita Hack, Ada Lovelace (la madre del computer), Madre Teresa di Calcutta, Malala Yousafzai e Ana Spencer, esempi eccellenti di capacità straordinarie e di amore per la vita. Hanno avuto il coraggio di realizzare i propri sogni senza sentirsi giudicate, offrendo al mondo intero un contributo prezioso per la crescita culturale e spirituale di ogni individuo.
Nonostante la lotta per i propri diritti la Donna è ancora vittima di violenza fisica e psicologica. Da qualche tempo la violenza contro le Donne é sempre più al centro di ogni dibattito, persino in un’epoca che si dichiara civilizzata questo fenomeno è in aumento con tante vittime di femminicidio.
Il 25 Novembre è la giornata intemazionale contro la violenza sulle Donne: questa data non é casuale, ricorda le sorelle coraggiose, le sorelle Mirabal, che si opposero alla dittatura dominicana anche a costo della loro vita, furono infatti assassinate il 25 novembre 1960 lasciando un messaggio universale di dignità e coraggio che avrebbe cambiato il corso della storia. Sono ricordate come “Las Mariposas” (le farfalle).
In alcuni Paesi come l’Iran e l’Afghanistan le Donne non sono libere, hanno il divieto di indossare colori vivaci e sono costrette a coprirsi il volto e i capelli con il velo. Hanno il divieto di incontrarsi alle feste e non possono frequentare la scuola o parlare in pubblico. Chi trasgredisce queste leggi viene arrestata, uccisa, mutilata o sfregiata con l’acido.
In questi paesi la figura maschile prevale sulla Donna. Nella storia è rimasto il caso di L.K. Rowling che si è finta un uomo per entrare a far parte del mondo della scrittura, diventando famosa per la saga di Harry Potter.
Mi chiedo: perché la Donna deve arrivare al punto di fingersi un uomo per coltivare la sua passione? Perché tale discriminazione sociale?
Eppure la Donna svolge un ruolo fondamentale in ogni ambito: familiare, culturale, educativo, politico ed economico.
Le Donne non meritano di essere sottomesse da nessun uomo.
Roberto Benigni ha espresso un bellissimo pensiero sulla Donna “La Donna è nata dalla costola di Adamo per stargli accanto, e non dai piedi perché dovesse essere calpestata”
Quando ero piccola ero follemente innamorata di un film della Disney “Ribelle the brave”, che narra la storia di una principessa che si ribella al matrimonio combinato e lotta per far capire a tutti quanto sia importante la libertà di essere se stessi, credendo nel diritto fondamentale di decidere della propria vita, realizzando propri sogni e coltivando liberamente le proprie passioni.
Il tema, pregno di contenuti e pensiero critico (qui nel riquadro), di Ev (che abbiamo chiamato così per opportunità), una delle adolescenti del nord cosentino, dà la misura del forte problema che vivono le Donne e che può essere risolto con il pieno coinvolgimento di tutti come ci richiama la Giornata internazionale a loro dedicata che evoca una storia di esigenze di dignità, rispettabilità, libertà, amore e diritti.
Un modo per rilanciare la delicata questione femminile, provocata da una catastrofe relazionale che stiamo patendo e, nei secoli, da una indicibile violenza contro le donne che suscita sempre più iniziative di responsabile sensibilizzazione nelle scuole, e nella società, al fine di informare e prevenire comportamenti distorti che urgono sempre di maggiori approcci, ascolto e vigilanza adeguati, oltre che denuncia e implicazioni dedicate.
Tensioni implicitamente rilanciate dall’Istituto Comprensivo di Morano Calabro- Saracena (guidato dalla dirigente Francesca Nicoletti), in provincia di Cosenza, attraverso una pregevole iniziativa, svolta alcuni giorni fa (che fa ci ha fornito lo spunto –ndr.–) che si rinnova ogni anno, proposta dal locale centro culturale “Lo Scrigno di Ivana” (presieduto da Valentina Trimani).
A riguardo sono stati scelti –a cui sono andati attestati e libri– 4 piccoli studenti (A.T., M.G., E.T. e N.B. della prima, seconda e terza classe) per i loro diversificati componimenti creativi e ricchi di particolari, esempi di un’attenzione sensibile ai problemi e per l’accortezza e lo sguardo che hanno saputo imprimere a tal punto da sorprendere la giuria ed i docenti Mimma Cirigliano ed Isabella Alfano che li hanno seguiti.
Il momento è stato realizzato in occasione della quinta edizione del concorso artistico letterario “Versi musica E Pennelli d’azzurro per Ivana”, indetto dall’Associazione per affermare come “Il futuro è negli occhi di chi ancora sa’ sorprendersi” e ricordare che tali istanti, sempre più importanti nelle Scuole e per la crescita diffusa, sono per il compimento del bene comune. Quello che esprime pure ed infonde la Donna– con tutto ciò che è – a fronte di cosa ha dovuto sopportare, nei secoli, tra condizioni di difficoltà ed inferiorità, impegnandosi, con sacrifici, per difendere, tra diritti, libertà, e sogni, spesso negati, la consapevolezza, continuamente insidiata ed ostacolata, che l’essere guardati ed accolti per quello che si è risponde, poi, al vero sviluppo invocato da tutti: quello che dà compimento alla libertà , alla democrazia nell’attenta considerazione di uno dell’altra, e può contrastare un mondo ormai centrato sull’egoismo più esasperato ed edonismo più sfrenato, anche se combattuti da quel desiderio ardente e concitato che palpita in ognuno per il pieno compimento della dignità e nel desiderio di essere voluti bene.
Nel gesto pure la motivazione implicita della consapevolezza che l’accompagnamento dedicato, in questa espressione di educazione attiva e civica, “suscita ulteriormente – ci ha confidato qualche genitore presente-quello sguardo vero alla rispettabilità della persona, filo conduttore delle creazioni dei ragazzi per la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, emblema sempre più drammatico di quell’esigenza di riscatto e espressione di sofferenza umana che afferra senza limiti come registrano, quasi quotidianamente, gli organi di stampa occupandosi di cronache di donne molestate, oppresse e spesso soppresse con una ferocia inaudita.”
Un messaggio essenziale che abbraccia, con le migliaia ribaditi a più livelli nella società ed a più latitudini nel mondo, il desiderio di continuare a costruire una cultura del rispetto, calpestata da violenze di genere, “in tutte le salse”, nelle quali le ferite non si contano tra dolori insopportabili che gridano a tutti come sia possibile che l’amore, l’affetto, il voler bene possano diventare un incubo e un abisso di male.
Da qui la peculiarità del momento, proposto e voluto, a cui hanno aderito i giovanissimi del piccolo centro del Parco del Pollino, il quale, con tale mossa, ha desiderato scuotere, ma anche rinfrancare, le coscienze, osservando, con semplicità storica e lucidità di giudizio, che insieme è possibile destare nell’io una capacità sorprendente, desiderosa di bello e di vero: quella che esige giustizia e felicità per la propria vita e che preme per contrastare tutto ciò è asservito alla crudeltà e all’offesa contro il proprio simile ed il compimento del Destino di ciascuno.
28 novembre 2024