Il mio gigante buono, ha occhi di cielo
veste la bruma e la rugiada, la pioggia e la neve.
Nelle sue mani la scoperta
la meraviglia di quei giorni
negli accenni di parola, il mondo prende forma
colorandosi di innocenza, bianca, pura
richiamo per gli erranti, riflessione per i pellegrini
perla preziosa nelle notte buie
dense di ombre e di quesiti.
Il mio gigante buono, sa di zucchero e di semola
di pane caldo, di acqua gorgogliante,
di zenzero e liquirizia.
Milena, la mamma di Vittoria e Celeste