Tasi 2014: acconto il 16/10 Dalle delibere pubblicate risulta che l’acconto TASI 2014 in scadenza il prossimo ottobre andrà pagato nel 65% dei Comuni italiani (5.220). Sono 659, invece, i Comuni senza delibera, dove quindi la Tasi andrà pagata in unica soluzione entro il 16 dicembre con l’aliquota standard dell’1 per mille e senza detrazioni. L’assenza di detrazioni per l’abitazione principale, però, si incontra spesso anche dove le aliquote sono già state decise. Fonte: Il Sole 24 Ore Canone Rai legato ai consumi E’ questa l’ipotesi allo studio del Ministero dello Sviluppo Economico per eliminare l’evasione e rendere più equa la contribuzione. Il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, con delega del Ministero delle Comunicazioni, avrebbe intenzione di proporre un Decreto legge per intervenire su canone Rai e tv locali. Con particolare riguardo al canone RAI, è all’ipotesi la sua quantificazione in base ai consumi e alla capacità di spesa dei nuclei familiari. Secondo quanto affermato dal sottosegretario, c’è il bisogno di intervenire “con una proposta innovativa che recupera la vocazione di servizio pubblico e che introduce equità nella contribuzione e dà certezze, eliminando l’evasione”. Fonte: Il Sole 24 Ore Anomalie studi di settore, occhio alle comunicazioni Le comunicazioni di anomalia sugli studi di settore non vanno sottovalutate. In vista di Unico 2014 è bene esaminarle accuratamente per evitare di ripetere gli stessi errori nella compilazione degli studi. Nelle comunicazioni inviate è la stessa Agenzia a ricordare che se l’anomalia segnalata dovesse essere riscontrata anche nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2013, la posizione del contribuente sarà inserita in apposite liste dalle quali l’Amministrazione finanziaria selezionerà i soggetti da sottoporre a controllo. La finalità di queste comunicazioni, infatti, è proprio quella di scoraggiare la reiterazione di eventuali comportamenti non corretti, in vista della presentazione del prossimo modello di dichiarazione. Novità 2014 rispetto all’anno scorso sono cambiate le modalità di invio delle comunicazioni di anomalia. In precedenza venivano recapitate: direttamente al contribuente, tramite raccomandata; all’intermediario che ha trasmesso la dichiarazione, utilizzando il canale Entratel. Da quest’anno invece, per razionalizzazione e contenere la spesa pubblica, le comunicazioni non sono più spedite tramite raccomandata al domicilio del contribuente, ma sono “inserite” direttamente nel “Cassetto fiscale” del contribuente. In alternativa il contribuente (a partire da UNICO 2013) può richiedere che l’invio sia effettuato all’intermediario incaricato della trasmissione della dichiarazione. Per questo bisogna barrare la casella “Invio comunicazione telematica anomalie dati studi di settore all’intermediario” presente nel riquadro “firma della dichiarazione” contenuto nel Frontespizio. Per accettare la scelta del contribuente, l’intermediario a sua volta deve barrare la casella “Ricezione comunicazione telematica anomalie dati studi di settore” inserita nel riquadro “impegno alla presentazione telematica”. Le comunicazioni inviate nel 2014 riguardano sei macrocategorie (due in più rispetto al 2013): incoerenze relative alla gestione del magazzino; mancata indicazione del valore dei beni strumentali; incongruenze nei dati dichiarati nel modello studi di settore, ovvero tra questi e i dati dichiarati nel modello UNICO; indicatore “incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi/compensi” superiore al doppio della soglia massima; imprese che hanno indicato utili spettanti agli associati in partecipazione con apporto di solo lavoro e non hanno indicato il numero e/o la percentuale di lavoro prestato dagli associati; imprese che hanno indicato spese per la locazione di immobili e hanno omesso di indicare le relative superfici delle unità locali utilizzate.