ACCERTAMENTO E ADESIONE
Disponibile sul sito delle Entrate un mini vademecum dedicato al più popolare degli strumenti deflativi del contenzioso.
L’Agenzia delle Entrate ha predisposto sul proprio sito una semplice brochure virtuale, di un’unica pagina, che illustra in breve tutti gli step dell’accertamento con adesione, lo strumento che consente al contribuente colto in errore di instaurare un dialogo con il Fisco per concordare l’importo delle maggiori imposte da pagare, evitando inutili contenziosi. Si tratta del più noto tra gli strumenti deflativi del contenzioso, in quanto può concedere benefici ad entrambe le parti in gioco: per l’Amministrazione finanziaria, infatti, si tratta di ottenere un incasso certo, mentre per il contribuente è previsto il vantaggio di uno sconto molto forte sulle sanzioni e sulle eventuali conseguenze penali.
REDDITOMETRO: PRONTO IL DECRETO
Sarà pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il Decreto sul redditometro. Lo strumento entrerà a pieno regime da marzo già a partire dai redditi del 2009. Il decreto, in particolare, individua il contenuto induttivo degli elementi indicativi della capacità contributiva delle persone fisiche, sulla base del quali gli uffici delle Entrate potranno fondare la ricostruzione sintetica del reddito complessivo. Lo strumento consta di oltre 100 voci di spesa.
L’amministrazione finanziaria, tra febbraio ed i primi giorni di marzo, definirà le liste selettive dei contribuenti a rischio evasione.
TARES: UNA STANGATA TIRA L’ALTRA
La Tares è la nuova imposta sui rifiuti prevista dal decreto Salva Italia (D.L. 6/12/2011 n.201) in vigore dal 1 gennaio 2013.
Dopo la stangata dell’Imu anche la Tares si presenta come una tassa legata agli immobili e si pone nel filone di quelle norme che vanno a scardinare le certezze del piccolo risparmiatore onesto che ha investito in immobili e che ora è diventato bersaglio prediletto del nostro legislatore; tassare gli immobili è un gioco da ragazzi, sono ben piantati per terra e non si possono nascondere né portare all’estero. Ma vediamo di che si tratta e cosa ci aspetta, anche se per i dettagli bisognerà attendere l’approvazione delle tariffe da parte dei comuni, che provvisoriamente sono autorizzati a chiedere l’importo in acconto secondo quanto pagato per i precedenti tributi. La TARES è il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi destinato a coprire i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni, come la pulizia delle strade. Il tributo sarà commisurato alla superficie degli immobili di qualsiasi tipo suscettibili di produrre rifiuti domestici, o rifiuti derivanti da attività economiche, artigianali, industriali.
Soggetti passivi
Soggetti passivi Tares saranno chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.
Sono escluse dalla tassazione le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni e le aree comuni che non siano detenute o occupate in via esclusiva. In caso di utilizzi temporanei di durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, il tributo e’ dovuto soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprieta’, usufrutto, uso, abitazione, superficie.