Una domenica di quasi estate come tante altre… NO! Una domenica diversa dalle altre, perché oggi è il giorno di compleanno di una mia carissima amica (non solo mia ad onor del vero). E quindi non vi è miglior cosa da fare che condividere con lei ciò che ama di più: l’andare in montagna. Intendiamoci, questo non è di certo un peso per uno che ha fatto della montagna una ragione di vita per tanti anni e che la sta riscoprendo ora, dopo un periodo di difficoltà, ma sotto un’ottica diversa.
Come meta viene scelta una delle vette più frequentate delle Orobie: il Corno Stella.
E non a torto direi, visto che da lì, si gode uno dei panorami più belli su tutta la catena delle Orobie e su quella delle Alpi Centrali.
Dopo l’immancabile briefing da Bigio, tutti a Foppolo e in marcia. Purtroppo già dalle prime ore del mattino si capisce che non sarà un bellissima giornata, nuvoloni sono attaccati alle cime e fanno capire di non avere alcuna intenzione di lasciarle, almeno per oggi.
La compagnia sembra buona, alcuni sono amici di vecchia data, altri li conosco da poco e altri ancora li vedo per la prima volta.
Ma una cosa è subito evidente, non manca loro il buon umore e la disponibilità alla battuta e alla conversazione. Si parte già sudando, è afoso oggi, e dopo aver superato una pericolosissima mandria di mucche (c’è chi ne è terrorizzata) la prima sorpresa sono delle marmotte, che poco distanti dal sentiero ci osservano: chissà cosa stanno pensando di noi… forse è meglio non saperlo. La seconda sorpresa sono dei fastidiosissimi nugoli di mosche che ognuno di noi si ritrova attorno alla testa, e contro le quali, per allontanarli, proprio nessun stragemma funziona. Ma dico… non saremo mica delle cacche di mucca…
Con le mosche se ne va anche l’ultimo briciolo di paesaggio, ci si immerge nella nebbia e così sarà da qui in avanti. Ci si rende conto di essere arrivati al Lago Moro a momenti solo perché ci si sta per cascare dentro. Pausa, barretta energetica, si vincono le resistenze di chi pensa di non farcela e via, ognuno con il proprio passo.
La salita è ripida e faticosa, non me la ricordavo così, ma forse ero più allenato ai tempi e sicuramente avevo qualche anno di meno. Non si vede proprio nulla, si può solo immaginare.
Una bel tratto di cresta, una delicata cengetta erbosa, un ultimo tratto di ripido sentiero, sempre nel grigio fitto della nebbia, che a tratti mi toglie il respiro, ed eccomi in vetta. Finalmente… oggi davvero ho faticato!
A breve distanza arrivano tutti, ognuno col proprio peso di fatica e di paure, ma tutti, davvero tutti con il sorriso sulle labbra. Il tempo premia un po’ le nostre fatiche e ci concede di intravedere le lunghe valli orobiche del versante valtellinese. Foto di rito e dopo aver ritrovato la necessaria lucidità via in discesa verso il lago, dove ci attende il meritato pranzo. Ma non solo, anche la splendida e buonissima torta che Francesca ha preparato in onore di Giuliana. Pisolino di rito, poi si scende, sosta al rifugio per il caffè (e grappa) e via a casa. Fin qui la cronaca di questa Domenica, ma mi devo permettere di aggiungere alcune considerazioni a mio parere molto significative.
Fa davvero molto piacere vedere che in questa realtà fatta di egoismi, di superficialità, di apparenze, vi sia ancora della gente che sa stupirsi di fronte alla vista di una marmotta, di un fiore, di un paesaggio.
Vi sia ancora gente che sa godere del momento presente, anche se fatto di mosche fastidiose, di nebbia fitta, di difficoltà sul proprio cammino e che fanno del sorriso e della disponibilità un abitudine nel loro essere. Fa davvero piacere vedere che c’è gente che si commuove ancora di fronte alla semplicità di una torta per il proprio compleanno. Ecco, io credo che fino a che mi renderò conto che tutto ciò esiste ancora, alla faccia di tutti quelli che fanno di tutto per farci credere che questo sia un mondo di merda, io andrò al lavoro il lunedì mattina contento.
La felicità, è solo dentro di noi, non dipende da nulla, e la si trova vivendo con consapevolezza e senza giudizio le proprie emozioni e le proprie passioni. E’ stata davvero una bella Festa di compleanno! Tanti auguri ancora Giuly!
Michele