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FEDERICA, LA SEMPLICITA’ CHE CONQUISTA AL PRIMO ISTANTE

La sua è la storia di una donna semplice, acqua e sapone, che sognava di diventare una ballerina per poi specializzarsi come insegnante e per finire, alla soglia dei quarant’anni, a rimettersi in gioco nel mondo della fotografia. Forse un cerchio che si è chiuso, forse il desiderio di vivere un’esperienza tutta nuova, fatto è che Federica oggi sta muovendo i suoi (nuovi) primi passi fra shooting, set fotografici, flash e pose da costruire. Una bellezza genuina, non costruita, che forse proprio per questo la rende così diversa dalla massa. A conti fatti, però, l’arte e il desiderio di sperimentare hanno sempre fatto parte di lei. Impossibile, poi, chiederle di stare ferma: sin da quando era piccolissima pratica sport, danza, nuota, fa palestra, pratica wake, adora la musica, suona la chitarra e chi più ne ha più ne metta. Oggi che sulla sua strada ha incontrato questa nuova forma d’arte che è la fotografia… ecco, ne è come rimasta folgorata.

L’arte è il filo conduttore che attraversa la tua quotidianità.

Proprio così: ne subisco il fascino da sempre e anche nel mio lavoro quotidiano metto in gioco degli elementi che permettono ai bambini piccoli di spaziare fra sensazioni ogni volta differenti e ogni volta in grado di stupirli. È stato così anche per me: guardavo i balletti di Lorella Cuccarini in tv e sognavo di diventare una ballerina! È così che da giovanissima ho preso parte a qualche concorso di bellezza e a qualche casting pubblicitario, esperienze che mi hanno permesso di capire quanto quello della tv e più in generale dell’immagine fosse un mondo difficile.

Così, hai accantonato i sogni e sei andata avanti nel tuo percorso di mamma e di insegnante.

Proprio così… finchè poi la miccia è scattata guardando Instagram e osservando le varie tipologie di immagini che venivano proposte sui vari profili che incontravo, da quelle più semplici a quelle più costruite. Per scherzo, parlando con amico dedito alla fotografia, mi sono proposta come modella. Ed è stato nuovamente amore al primo scatto. Ho realizzato tre servizi fotografici nella zona di Varese e mi sono divertita da impazzire.

Poi, è arrivata la vera svolta.

Ho avuto la fortuna di conoscere il fotografo Aldo Signorelli e abbiamo trascorso una giornata di shooting realizzando centinaia di foto da cui sono usciti fantastici scatti. Ho capito di avere delle potenzialità: da sviluppare, ma pur sempre da sfruttare. Mi è stato detto che avevo del talento ed ho capito di avere una inclinazione per questo mondo. Mi sarebbe piaciuto diventare fotomodella per brand, oggi ho deciso di buttarmi e da lì è partita la mia sfida. Non so dove mi porterà, so che finora ho collaborato con vari fotografi ed ho iniziato a fare del mio profilo Instagram uno strumento per farmi conoscere.

Una crescita davvero straordinaria.

Per ora ho imparato ad apprezzarmi con la fotografia, io sarei semplicemente contenta di lavorare per aziende e di continuare a poter scattare: è il mio sogno, mi piacerebbe farlo, mi auguro che andando avanti io possa intraprendere questo percorso…

La tua è un’immagine pulita, genuina…

Del mio corpo mi caratterizza il mio sguardo e i miei occhi, si capisce subito la persona che sono. Caratterialmente, da quando ho preso più consapevolezza di me stessa, mi sono resa conto che nulla è scontato e che volere è potere. Se si vuole arrivare ad un obiettivo, con fatica e determinazione lo si può ottenere, qualunque esso sia. Ho imparato che nella vita, per qualunque cosa, occorrono fatica e sacrificio: ma sono anche dell’idea che se qualcuno intraprende ciò che gli piace, allora questo percorso può essere caratterizzato da entusiasmo e desiderio.

C’è un lato più malizioso che caratterizza la tua persona?

Sono una donna semplice: adoro tuta, sneakers, ma sempre portati con femminilità. La malizia è tenersi curata per se stessa e per il compagno, saper giocare in modo positivo e inatteso anche nella routine quotidiana. Quando mi sono messa in posa davanti all’obbiettivo, pensavo che mostrare il mio corpo mi avrebbe messa in imbarazzo. Invece mi sono resa conto che quella è una forma d’arte, che la posa è uno strumento di comunicazione. Mi piace sentirmi casual e mi piace indossare un tacco 12 nei fine settimana, ma lo faccio per me, per sentirmi bene con me stessa. Se l’uomo si volta a girarmi, mi può far piacere ma non è per quello che ricerco l’eleganza e la femminilità. Forse non mi sono mai presa troppo sul serio, mi son sempre reputata una donna normalissima e piacevole, nulla di più. Vedremo se la fotografia racconterà, agli occhi curiosi di chi guarda, qualche altro aspetto di me.

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@fede_chi8

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