A volte chiudo gli occhi
e penso ad ogni fanciullo,
al patire di ognuno , con gli occhi che guardano al cielo.
Con le lacrime gridano al mondo,
orfani del fato,per le strade di nessuno.
Ad ognuno il suo racconto,
ad ognuno il proprio viaggio,
a volte senza ritorno,
nelle carestie del tempo,
nelle guerre in sacrificio,
vittime di ogni soppruso
indifesi, in balia del male assoluto.
Che sarà di loro un giorno,
eroi del nascere, a volte
martiri innocenti dell’indifferenza, a volte merce, sacrificio della fame,
schiavi della malattia.
Alla fine piccoli angeli, che da lassù, gridano giustizia,
ed ogni volta che guardo il cielo
da quaggiù grido perdono.
BMG