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“FAMILIA” di DANIELA MONTANARI: UN SAGGIO CHE LASCIA IL SEGNO

Quanto è davvero cambiata la famiglia oggi?
Ce ne rendiamo conto o no? E soprattutto siamo realmente pronti ad affrontare tale cambiamento? Sovente con la bocca diciamo di sì in maniera meccanica e quando siamo in mezzo agli altri siamo i primi ad assentire ma poi, una volta tornati nell’intimità delle nostre case, mostriamo talvolta la nostra vera faccia. No, non accettiamo il cambiamento e non lo vogliamo nemmeno vedere.

Altre volte sosteniamo che non sia fattibile realmente, ma solo perché non conosciamo sul serio le situazioni tanto diverse che possono nascere. Siamo forti nel sostenere che no, per noi esiste solo la famiglia concepita nella maniera più tradizionale. Ma siamo davvero sicuri che poi lo sia tradizionale per come la vediamo noi?


Il mondo è cambiato, il ruolo della donna nella società è fortunatamente cambiato e ogni cosa, “scorre”. Esistono famiglie anche se i due partner non sono sposati, ma solo conviventi, sebbene la Costituzione senza il vincolo del matrimonio non le riconosca tali, e tante allargate.

Molte serie televisive di immenso successo, così come tanti film, ce le mostrano da tempo e noi le amiamo. Dunque perché non accettarle anche nella realtà?

Ancora oggi tante persone non ci riescono. Non concepiscono che può capitare che talvolta, nonostante si stia con una persona per tanto tempo, l’amore finisca, anche se si hanno messo al mondo dei figli e si è sposati. Può capitare e oggi capita più spesso di quello che pensiamo.

Eppure tanta gente preferisce mentire in primis a se stessa e poi agli altri, fingendo che le cose in casa e con il proprio partner vadano alla grande e che l’amore sia ancora forte. Si innesca così una sorta di grande sceneggiata che non porterà da nessuna parte se non solo a un’immensa sofferenza.

I primi a provarla sulla propria pelle saranno i figli, anche se sono grandicelli. In molti casi saranno spettatori di scenate di gelosia e di litigate epiche dove non voleranno solo stracci ma anche oggetti e parole che fanno male a tutti coloro che fanno parte della famiglia.


L’equilibrio sarà spezzato per sempre e la serenità svanita in un lampo. Poi forse tutto si aggiusterà e per qualche mese ci sarà calma piatta, salvo poi ricominciare a litigare e a stare male.


Che senso ha tutto questo?

Vale la pena soffrire e fare soffrire a nostra volta le altre persone, compresi i nostri figli che diciamo di amare così tanto? Non pensiamo a loro quando ci comportiamo in tale modo? Perché non dire la verità? Loro se la meritano. Meritano rispetto.

Non possiamo solo pretendere che ce lo diano, dobbiamo anche noi adulti manifestarlo nei loro confronti. E per farlo dobbiamo essere trasparenti, veri e sinceri. Peggio ancora è fare finta che vada tutto ok, intrecciando relazioni amorose con altri partner, dando il via in certi casi a vite parallele.

Che senso ha tutto questo? Sul serio vogliamo prenderci gioco di chi ci sta accanto e di chi abbiamo messo al mondo? Non saremmo forse più sinceri nel chiudere un legame se non amiamo più il nostro coniuge e/o compagno, parlando con calma con questa persona e successivamente con la nostra prole?

Certo, all’inizio sarà dura per tutti, soprattutto per i figli, ma alla fine apprezzeranno la nostra sincerità, per quanto dura possa essere loro sembrata. La famiglia deve essere un luogo di gioia, di protezione e di amore sincero, non di finzione.

Altrimenti si tratta solo di un posto come un altro dove stare perché altrimenti non si sa dove andare. E tutto questo è davvero molto squallido.


Un testo lungimirante Familià, non c’è che dire. Tanto di cappello all’autrice che con il suo saggio dona a ogni lettore tantissimi importanti spunti di discussione e di riflessione, abbattendo pure tanti inutili, quanto assai deleteri, cliché.
Da non perdere!

Note biografiche autrice:
Daniela Montanari è nata e vive in provincia di Bologna. Autrice di testi e prosa, è anche Curatrice di libri e Ghostwriter. Ha ottenuto molti premi letterari, tra i più importanti: Premio “Circe” (Roma), Premio “Tra Secchia e Panaro” (Modena), Premio “Città di Sarzana”, Premio speciale della Giuria “Ut Pictura Poesis” (Firenze), Menzione Speciale Premio “Alda Merini” (Imola).

Laura Gorini

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