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EVENTI AL CENTRO DIURNO DI MONTICHIARI: “IL GARDA NELLA LETTERATURA”

È iniziata il 10 ottobre la stagione 2024/25 degli eventi al Centro Diurno Casa Bianca di Montichiari, introdotta dall’Assessore ai servizi sociali del Comune, Rossana Gardoni, che ha ringraziato i relatori Marzia Borzi, Federico Migliorati, i relatori dei prossimi eventi che si alterneranno ed Enrico Rossi a nome dei volontari del Centro. A grandi linee M. Borzi e F. Migliorati ci hanno raccontato particolari interessanti e simpatici di 6 poeti famosi che hanno soggiornato e cantato il Garda nei secoli.

Gaio Valerio Catullo, nato nell’84 a. C. a Verona in una famiglia ricca: studiò a Roma dove ebbe una burrascosa relazione con Clodia, moglie di un Console ed esponente dei “poeti nuovi”, che scrivevano d’amore e di passione. Catullo cantò poi Sirmione, dove il padre aveva la famosa Villa con le grotte, nel carme XXXI. Morì nel 54 a. C a Roma di tubercolosi. Si racconta che dal 1800 varie personalità, di notte, navigando sulle tipiche bisse, si avvicinassero alla Villa per vedere sul fondo del lago apparire l’immagine di Catullo.

Dante Alighieri, nato nel 1265 a Firenze e morto a Ravenna nel 1321: studiò a Bologna, fu esponente del Dolce Stil Novo, padre della lingua italiana. Si schierò con i Guelfi Bianchi e a causa di questa scelta politica, dovette lasciare Firenze e vagabondando arrivò a Cavalcaselle, a Castelnuovo del Garda, ospitato dagli Scaligeri. Qui forse fu ispirato per scrivere la Divina Commedia. Due curiosità: c’è chi definisce la Rocca di Manerba “il naso di Dante”; a Dante non piaceva il dialetto bresciano, troppo duro, diceva, soprattutto per le donne, preferiva quello bergamasco.

Johann Wolfgang von Goethe: nasce a Francoforte sul Meno nel 1749 e muore a Weimar nel 1832; viene in Italia in cerca di ispirazione sotto falso nome, essendo già famoso, (aveva capito le connessioni tra le grandi letterature mondiali) per un anno sabbatico, allora solo per ricchi. A Torbole è affascinato dai venti e ammirando di fronte il Castello di Malcesine, lo disegna, ma viene arrestato dal Podestà con l’accusa di spionaggio, però lo rilascia subito.

Descrive così il Garda” terra di limoni, arance, vento, mirto e incenso”. Giosuè Carducci, nato a Pietrasanta (Lucca) nel 1835 e morto nel 1907 a Bologna, fu il 1° Nobel italiano per la letteratura, insegnante, critico d’arte. Soggiornò all’Hotel Mayer a Desenzano quando fu commissario d’esame al Liceo Bagatta. Scriveva agli amici di Sirmione “dal lago dove c’è luce e sole”. Malato gravemente già da giovane, girava in carrozzella le osterie bevendo con piacere il Lugana.

Gabriele D’Annunzio, nato nel 1863 a Pescara, muore nel 1938 a Gardone Riviera, dove si era ritirato nel 1921, comprando quella che era una casa campestre del Governo, diventata poi il famoso Vittoriale degli Italiani, aperto al pubblico.

La amplia e la abbellisce, ma non vedrà i lavori finiti neanche dell’anfiteatro. Scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e valoroso patriota, si sposò con una duchessa da cui ebbe 3 figli, ma si separò presto a causa delle sue numerose relazioni extraconiugali, amanti che riceveva in una suite sulla spiaggia chiamata Rimbalzello, perché i sassi vi rimbalzano. L’amante più nota fu Eleonora Duse.

David H. R. Lawrence, nato a Eastwood nel 1885, morto a Vence nel 1930, fu drammaturgo, poeta, scrittore, arriva all’avventura, con l’amante Lady Chatterley, a Riva del Garda, che lui definirà “il paese più bello del mondo”. Si sposta poi a Gargnano e nella frazione Villa, dove c’è molto più sole che in Inghilterra, scriverà molto e il suo meglio. Il libro Ragazza perduta è ambientato a Gargnano e omaggiò con versi la Chiesetta di Tignale.

Di questi autori ovviamente i relatori avrebbero avuto molto altro da raccontare, ma questo incontro ha voluto evidenziare solo quanto la bellezza del Garda li ha fatti innamorare e amare il nostro lago…e come non condividere questo loro amore??
Ornella Olfi

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