Gesti scanditi riportano, lontano, lontano
in un tempo remoto.
Madre, mia madre, era mia madre
per lei , sopra e sotto le righe
dolcezza infinita, commozione fonda.
Filoni di ricordi, vanno e vengono, esigenti
attendono responso
all’erta mettono, cheto origliare.
Milena la mamma di Vittoria e di Celeste