L’uomo è sempre presente, è vivo nel centro dell’universo, è attento come mente, come forza e volontà di esprimersi come parola nel mondo. L’uomo vive, ma come?
Vive attraverso il suo vagare nel cosmo, attraverso i pensieri che possono essere manifestati in altre menti, vive e pensa che vivere è una bella avventura. Ti fermi e ragioni che sei vivo, ma per quanto? Ancora non lo sai, ma avverti il tuo momento che sta per arrivare.
C’è consapevolezza in un malato che sta per abbandonare il suo corpo, c’è quella sensazione di venire trascinati fuori nel mondo delle sensazioni mentali, c’è quel sentire che non sei più della terra, ma il tuo pensiero sta ritornando alle origini, dove eri nel grembo materno, dove eri solo cellula, dove eri solo mente, energia e spazio infinito. Non è la morte che ci separa dalla vita, ma è quella materia densa che attraverso il quale si vive.
Non è il corpo che ci frena, ma è quella vita fatta in funzione della parte fisica, che ti cela e ti fa sembrare tutto reale.
Non è la morte che ci inganna, ma è la paura che mette il freno alla nostra consapevolezza che un tempo eravamo spiriti ed ora siamo uomini.
Non è la morte che fa sembrare tutto più strano, ma è la vita fatta con quelle sensazioni emotive dettate dal fisico e dalla mente razionale che ci fa illudere di vivere pienamente.
Tutto sembra tanto reale, che tutto ci fa spaventare, ma noi siamo in primo luogo esseri di luce e nulla dovremo temere se la luce cercheremo.
Non è la vita fatta per una vita fisica, ma vita fatta in funzione di quella nostra vita superiore che ci sta aspettando, in momenti che sembrano interminabili, ma che sono polvere di fronte al nostro destino scritto nelle stelle.
Ramona
