È una ripresa del nome del continente asiatico, che tramite il latino Asia e il greco deriva all’accadico asu, termine indicante l’est o comunque il luogo dove sorge il sole; il nome si è diffuso nei tempi moderni sia nella lingua italiana che in quella inglese. In alcuni casi, può
Due persone. O meglio, la stessa persona. Lei, giovane e solare che incontra la se stessa del passato, in un dialogo tra passato (po) e presente (pe) che non ha niente di passato. […] po= e invece con quella persona? pe= o beh, non parliamo più. po= cosa? Perché? pe=
Recentemente si è parlato molto di “influencer” e nell’immaginario comune gli influencer sono quelle persone che guadagnano tanto senza fare nulla o, comunque, facendo poco. In linea di massima, forse, anche semplicisticamente parlando, può essere così però analizzando meglio la situazione ci sono dei distinguo da fare. Riuscire a convincere
Tanto diversa stagione, enigma, mistero, segreto e rivelazione, velata e visiva, ignota e percettiva. E ad ogni albore e canto di luce, ogni tramonto con voce di stelle, intona favelle di pace. Profuma di cielo la soffice terra, il mondo, di ciliege e di rose. Mese-incanto, maggio, canto dell’amore e
Cauti passi sollevano, desi minuti fanno del presente passaggio in luce. Ed è speranza quella che irrora mani e volto che fa sgorgare pace inquieta. Penetrano dalle imposte lingue di foco giorno muore si delinea verso orizzonti indefiniti. Fra volte celesti anime in attesa se ne stanno di voce che
Tempo che corre, che ticchetta sul tuo orologio, tempo che picchia nella tua mente come un martello; tempo che scivola veloce quando ne vorresti molto di più e che non passa mai quando vorresti che finisse ora… Tempo che batte sui nostri tetti insieme a un temporale di passaggio. Tempo
Rifugiarsi in quel oblio altamente… Tra cuore e mente, la finzione non cambia la realtà, il tempo scorre e lascia solo ricordi… emozioni incolmabili, lacerata dall’indifferenza ed esilio in cui l’anima scarlatta è destinata a rinchiuderasi in un univoco pensiero. Scalvini Roberta
Lascio il mio corpo nudo, inutile e spento ai vermi. Non chiuso in una scatola di legno, voglio sentire addosso il fresco di Madre nostra. Che si nutrano, ingrassino, moltiplichino, i lombrichi, e fertilizzino la Cara Terra a cui tanto son debitore, che molto ho calpestato ma sempre rispettato. Oddio,
Una sera mi trovo a casa degli zii. Quelli ricchi. Quelli strani. Quelli che con tanta fatica, tanto impegno e anche un pizzico di fortuna hanno costruito tanto. E anche guadagnato tanto. Ricchi, bhé. Molto benestanti, insomma. Una casa in centro città grande tre volte la mia. Vacanze in posti
Un vecchio arabo residente a Chicago da più o meno quarant’anni vuole piantare delle patate nel suo giardino, ma arare la terra è diventato un lavoro troppo pesante per la sua veneranda età. Il suo unico figlio, Ahmed, sta studiando in Francia. Il vecchio manda una e-mail a suo figlio
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